Un futuro in politica per Lady D di Fabio Galvano

Nuova polemica Nuova polemica Un futuro in politica per Lady D Diana Spencer LONDRA. Potrebbe essere l'ultima minaccia di Diana: quella di mettere la sua indubbia popolarità al servizio della politica e intraprendere, una volta divorziata da Carlo, la vita dei Comuni. L'allarme è stato dato da un gruppo di deputati conservatori ed è stato raccolto dal Daily Express, che spiega l'improvviso allarme dei Tories con le simpatie della principessa per il partito laborista. C'è il timore, insomma, che la Diana travolta dalla vicenda del divorzio e insoddisfatta dal modo in cui il palazzo la tratta cerchi una rivalsa nel mondo di Westminster. Non è che il più recente capitolo della telenovela, che anziché esaurirsi sembra arricchirsi ogni giorno. Ieri il Daily Telegraph, per esempio, ha rivelato che nell'incontro di mercoledì scorso con Carlo, durante il quale la principessa aveva annunciato il suo assenso al divorzio, Diana aveva anche proposto amante com'è dei media - una comparsa congiunta davanti alle telecamere per dire all'Inghilterra e al mondo che divorzio ci sarà. Da molti anni, ormai, Carlo e Diana non compaiono più insieme sul piccolo schermo; e la principessa voleva, con quell'annuncio fianco a fianco, cancellare l'immagine astiosa che sia lei sia il marito avevano dato nelle rispettive interviste televisive degli ultimi mesi. Carlo, senza esitazione, aveva rifiutato. L'erede al trono non condivide infatti la passione della moglie per la pubblicità. E sa, comunque, che lei è bella e lui no; e che a poco vale, per ristabilire un equilibrio di fronte al pubblico, la sua evidente superiorità intellettuale. Niente tv, quindi. Potrebbe essere stato quel no a irritare Lady Di, a farle fare i capricci, a farle dire che c'era un accordo su certe cose che forse - in realtà - erano state soltanto ipotizzate, come dimostrerebbe la successiva replica di palazzo. Diana appare, in questo frangente, coinè una giocatrice pericolosa; e anche per questo i deputati vorrebbero tarparle le ali. Mentre la regina Elisabetta insiste per un impegno al silenzio dopo il divorzio, i deputati chiedono quindi un divieto di vita politica per Diana. Ci sono dei precedenti, con la manovra attuata nel 1936 per impedire all'ex re Edoardo VIII, le cui idee politiche venivano considerate «pericolose», di entrare ai Comuni. Re Giorgio VI lo fece duca di Windsor; e un duca (che ha diritto a un seggio alla Camera dei Lord) non può diventare deputato, mentre una principessa in teoria potrebbe. A margine della quotidiana puntata della telenovela reale vanno oggi registrati due altri avvenimenti: il furto di alcuni filmati nella casa dell'operatore tv che ha guato l'attesa ed esplosiva intervista a James Hewitt (ma quelle bobine, che le reti tv stanno contendendosi a suon di miliardi, sono al sicuro nella cassaforte di una banca). Sempre legata a Hewitt, c'è la rivelazione di un suo flirt con Chloe Wellington, presentata dal Sunday Mirrar come squillo d'alto bordo. La qual fanciulla si fa ora fotografare indossando una camicia che si dice - era stata regalata da Diana al suo amante, durante i cinque anni della loro tempestosa relazione. Ed è scandalo. Fabio Galvano Diana Spencer

Persone citate: Chloe Wellington, Diana Spencer, Edoardo Viii, Elisabetta, Giorgio Vi, Hewitt, James Hewitt, Windsor

Luoghi citati: Inghilterra, Londra