IL VERDETTO DELL'ALTERNANZA di Aldo Rizzo

DATI PARZIALI IL VERDETTO DELL'ALTERNANZA un piano generale, ma per delle colpe specifiche, peraltro legate, almeno alcune, al troppo lungo esercizio del potere: i casi sempre piti clamorosi di corruzione amministrativa, un'immagine complessiva diventata arrogante, le insufficienze e le ambiguità della lotta al terrorismo separatista basco. E la disoccupazione, più diffusa che nel resto d'Europa, in un Paese che non ha saputo o potuto rinnovare e potenziare a sufficienza il sistema produttivo, in senso industriale. Ma quanti progressi questi socialisti moderati e centripeti hanno fatto compiere alla Spagna in tredici anni. L'integrazione nei grandi corpi dell'Occidente Ila Nato, l'Unione europea), la modernizzazione dei servizi e delle infrastrutture, la definitiva sprovinoializzazione della società e della cultura. E il reinserimento delle gerarchie militari nel sistema democratico, dimenticando le tante avventure golpiste. Naturalmente, c'era stata prima la svolta democratica del re, più l'abilità del centrista Suarez e la moderazione degli eurocomunisti di Santiago Cardilo (ora in parte smentita dalle posizioni della «sinistra unita», che ha guadagnato qualcosa dalla sconfitta dei socialisti). Il massimo problema resta la disoccupazione, che però è il rovescio della medaglia di una politica economica severa, che rende ora la Spagna, più dell'Italia, vicina ai «parametri» di Maastricht (il che finirà per aiutare anche l'occupazione). E del resto José Maria Aznar, vincitore in nome di una destra molto vicina al centro, e depurata dalle nostalgie franchiste, non annuncia miracoli, ma il proseguimento di una marcia obbligata verso l'Europa, solo, promette, «con più onestà». Vedremo. Così come vedremo come si assesterà alla line il nuovo equilibrio spagnolo. Rosta che la Spagna, con tutti i suoi limiti e con il suo ritardo di partenza, è ormai potenzialmente il quarto grande dell'Ue, al posto dell'Italia, grazie alla serietà e alla determinazione dei suoi rappresentanti in campo internazionale (è spagnolo anche il segretario generale della Nato) e grazie anche a una fondamentale stabilita interna. Vento di destra o meno, un tema che verosimilmente sarà dibattuto nella nostra campagna elettorale, ò una lezione da meditare di per sé, a prescindere dagli schieramenti. Aldo Rizzo

Persone citate: José Maria Aznar, Suarez

Luoghi citati: Europa, Italia, Santiago, Spagna