«Temo speculazioni politiche» di P. Sap.

«Temo speculazioni politiche» «Temo speculazioni politiche» Silvius Magnago: «La follia non distingue la nazionalità» MERANO DAL NOSTRO INVIATO Volantino di An: «Gamper frutto della cultura dell'odio». E' l'altra faccia della polemica, quella della rivalità razziale. L'ultima ferita lasciata dal folle di Merano. Certo ci,,! è da un po' di tempo che qui stanno arrivando le nuvole. Tanto che il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro il 24 novembre del '95 aveva sentito il dovere di tuonare contro le iniziative di chi vuol «contrabbandare» la dissoluzione dell'unità nazionale dietro pur sacrosante «idee di autonomia». Ferdinand j Gamper e la sua follia sono arrivati nel cuore di queste conI traddizioni. I biglicttini farneticanti, i messaggi di odio razziale. Tuona An. Ma tuona anche un sacerdote, don Paolo Michelini, durante il rito funebre per una delle vittime del killer: «Una parte della colpa è di chi | sparge semi di violenza che i ' deboli raccolgono». Che cosa risponde Silvius Magnago, presidente onorario a vita della Sùdtiroler Volkspartei? «Rispondo che sono idiozie. Rispondo di fare attenzione alle speculazioni elettorali». Però Ferdinand Gamper ha lasciato messaggi d'odio Questo e vero, no? Magnago risponde: «Questi farneticanti biglietti mi suonano molto strani. Per me non sono altro che il frutto di un l'olle. D'altra parte, leggo su un giornale che questo Gamper ha avuto un fratello che si è toito la vita in modo orrendo. E anche la madre, sempre da quel che ho letto sui giornali, aveva problemi psichici. Quella di Gamper era una famiglia con tare psichiatriche. E allora sono gli psichiatri che devono dare una risposta a queste domande». Non c'entra niente l'odio per gli italiani? Magnago: «Se odiava, non so. Ma non mi sembra no argomenti seri, questi. Qui siamo davanti a un folle». Il problema c'è, pero... «Io respingo queste speculazioni, di chiaro sapore elettorale, che vedono nel folle omicida un estremista antitaliano. Ed è un fatto grave che circolino queste versioni. Invece, abbiamo i morti da piangere, abbiamo un maresciallo dei carabinieri che lo aspettava dietro la porta e che lui ha fatto fuori senza pietà. Secondo me, come ha sparato a un carabiniere avrebbe sparato a un gendarme austriaco. Non ha fatto certo questioni di nazionalità, perché la follia non conosce nazionalità. Io non vorrei che questo Ferdinand Gamper dopo averci procurato tanti danni da vivo, ne facesse altri da morto». Ma qui come sono i rapporti fra i cittadini di lingua tedesca e quelli italiani? «Nella nostra provincia molti cittadini di lingua tedesca non hanno simpatia per quelli di lingua italiana e viceversa. Ma questo non vuol dire che si debbano ammazzare. E alla fine, anzi, i rapporti sono normali, sono migliori di quanto non si possa evincere dai rapporti fra i rispettivi partiti». Ma lei vorrebbe la modifica della Costituzione italiana per rendere possibile la nascita una Regione Europea del Tirolo? «In questo momento tutto ciò non è realistico. Le frontiere non devono essere modificate, ma devono essere più evanescenti. Io sono un cittadino italiano perché il mio Stato è l'Italia. Ma la mia Patria è l'Austria. Però, io sono contrario alla politica del tutto e subito. L'importante è che si raccolgano fiori lungo la strada. Ogni conquista che fai è un fiore». Parole di pace, presidente? «Ma certo. Non si devono avvelenare gli animi in una provincia come Bolzano. Non si deve farlo neppure sfruttando un caso terribile come questo di Ferdinand Camper. E' stata la violenza di un folle, e nient'altro. E questo è un posto tranquillo, questa è la verità». [p. sap.]

Persone citate: Ferdinand Camper, Ferdinand Gamper, Magnago, Oscar Luigi Scalfaro, Silvius Magnago

Luoghi citati: Austria, Bolzano, Italia, Merano, Tirolo