La Pivetti? «S'invecchia»

La Pivetti? «S'invecchia La Pivetti? «S'invecchia Lo stilista Barocco boccia anche lady Dini POLITICA E MODA IL partenopeo Rocco Barocco è scandalizzato dalle pretese di Anjelica Huston che per assistere alla sua sfilata ha chiesto 400 milioni. «Manco morto. Io devolvo cento milioni ai ragazzi del carcere Filangeri, simbolo della Napoli martoriata». Ma Bassolino non ha rilanciato la città? «Non basta lavare la faccia a una metropoli per risolvere tutto. Le strade ripulite e illuminate non sono un passo avanti. 1 problemi veri stanno altrove. E non mi fermerò alla donazione. Per i detenuti voglio fare ben di più: appena metterò a punto l'iniziativa che ho in testa organizzerò una conferenza stampa per comunicare le mie decisoni», dice Barocco mentre Marisa Laurito - che già aiuta i minorenni del Nisida - si complimenta con lui. Da che parte sta? «Io non mi schiero. In ogni caso simpatizzo per Alleanza Nazionale. Mi piace Fini: ha un linguaggio facile e lo ca- pisco più di altri: E come se fosse uno di casa, tutti i giorni lo vedo in tv». La sua donna ideale allora è di destra? «Sì, se vogliamo connotare la mia moda con un colore politico. Diciamo che soprattutto gli abiti e i completi da giorno che realizzo si rivolgono alle lady di questo genere che, nelle occasioni ufficiali, devono indossare una tenuta riservata e remissiva. Prendiamo Daniela Fini: è feinminile, graziosa, qualche vol- ta mostra le gambe, ma con garbo, come si confà alla moglie di un politico». Della Dini invece che cosa ne pensa? «Peccato che si metta sempre quei tailleur da sciura. Non rendono giustizia alla sua intelligenza, dovrebbe essere più grintosa». E la Pivetti? «Sbaglia tutto. Sceglie sempre completi che la invecchiano, sembra che abbia il doppio della sua età. Se osasse un pelino di più sarebbe perfetta». Un'opinione sulla Mussolini? «Mi sta antipatica, ma non scrivetelo. Si veste proprio come una brava moglie di un ufficiale di finanza, qua! è». Per il giorno, Barocco esalta la silhouette dei tailleur spigati bon ton, il nero totale delle sottane appena percorse da una maliziosa zip brillantata, i cappottini composti portati con tacchi a stiletto. La sera però è tutta una trasparenza, un occhieggiare di seni e natiche, uno svolazzare di spacchi. Sono queste le toilette giuste della destra "after eight"? «No, no, di notte vince la seduzione senza colorazioni politiche, gli estremi s'incontrano per attrarre il maschio. Resto comunque dell'idea che chi ha un ruolo pubblico non può esibirsi più di tanto. Ma lontano da occhi indiscreti...». Da Barocco trionfa il look di destra, mentre con Industria (disegnata dal mago del clic Fabrizio Ferri) tie¬ ne banco lo chic di sinistra. «La moda purtroppo non ha ancora capito che il mondo si sta mischiando. Finiamola con le classificazioni. 11 futuro è nel melange delle etnie, nell'armonia delle razze. Invece gli stilisti traducono tutto questo soltanto dal punto di vista del sesso e ne l'anno un trend. Mi pare veramente riduttivo», tuona Ferri traducendo la sua filosofia nel guardaroba di tutti i giorni con giacche da uomo feninunilizzate nel taglio morbido. Da lui abbondano i riferimenti intemazionali sulle bluse invase da coraggiosi motivi africani. Mentre le svelte tute di jersey parlano di una donna in perenne movimento; una ragazza attiva che la sera sceglie gessati pronti a beffarsi della tradizione stantia con irriverenti righe verde smeraldo tratteggiate sulla grisaglia. Antonella Amapane Daniela Fini, moglie del leader di An «La mia donna ideale è di destra. Daniela Fini è femminile e ha garbo» «Craxi? Decidano i magistrati Per me, potrebbe anche tornare» «Quando lo incontrai l'ultima volta mi disse: resterò neutrale...»