Ballerini russi all'Alfieri All'Araldo Nigrone-Bertolli di Sergio Trombetta

DANZA DANZA DON CHISCIOTTE A MOSCA Ballerini russi all'Alfieri All'Araldo Nigrone-Bertolli a vento, fughe in campi di zingari. Questo è «Don Chisciotte», con parti il cui profilo coreografico sembra poter risalire sino a Petipa (per esempio l'impostazione del passo a due finale, cavallo di battaglia di tutti i grandi: Vassiliev e Maximova, Baryshnikov) ed altre che appartengono a «incrostazioni» successive. Tutte citate in locandinda: Gorskij, Golejzovskij, Zacharov e finalmente Kasatkina e Vassiliov che sono i fondatori del Balletto Classico di Mosca, prestigiosa compagnia nata una trentina di anni fa e sopravvissuta alle tempeste che in questi anni hanno sconvolto la danza russa. Dalla scuderia di Kastkina e Vassiliov sono passati danzatori come Muchamedov o Malakov, oggi stelle internazionali. C'è molta curiosità dunque di vedere Ljudmila Vasilieva e Ilgiz Galimullin, cioè Kitri e Basilio, i due protagonisti. Ma anche Marina Rjanrnkova, la danzatrice di strada o Tatiana Iatkenko, la regina delle diradi o Aleksandra Glakina, che impersona Cupido. Altri scenari, altri protagonisti invece all'Araldo dove il 23, 24 e 25 febbraio va in scena «Gli Eroi» spettacolo di parola e danza che vede in scena un attore: Bobo Nigrone e una danzatrice, Francesca Bertolli. Restano autonome e scorrono parallele, a volte si incrociano e si confondono, la parola e la danza. Per rievocare gli eroi dell'Iliade, da Agamenone a Patroclo, da Andromaca ad Ecuba. Perché rievocarli? «Perché gli eroi rappresentano un ponte tra la terra e il cielo. Incarnano i valori, i segni gli ideali che ogni uomo insegue», spiegano Bertolli e Nigrone che dello spettacolo sono anche autori. Sergio Trombetta

Luoghi citati: Ecuba, Mosca