I formidabili americani e i quartetti di Ludwig Van

UNIONE MUSICALE UNIONE MUSICALE L'EMERSON PER BEETHOVEN Iformidabili americani e i quartetti di Ludwig Van gruppo musicale di altissima scuola può tentare la carta di una esecuzione integrale di un settore come quello quartettistico che - proprio per il fatto di essere inflazionato da una miriade di interpreti di levatura non eccelsa - corre 0 rischio della decadenza. In particolare, le ultime opere di Beethoven celano tremende insidie nell'accesa visionarietà e nei repentini e mai patetici squarci lirici. Nessuna paura: con i quattro dell'Emerson il pericolo di una lettura sopra le righe è evitato. Costituitisi in gruppo circa quindici anni fa, dopo un apprendistato nelle migliori scuole americane, Eugene Drucker e Philip Setzer ai violini, Lawrence Dutton alla viola e David Finkel al violoncello hanno raggiunto una fama straordinaria al di qua dell'Oceano: invitati regolarmente ai più importanti festival del mondo - ad esempio quelli di Salisburgo, dello SchleswigHolstein e di Aspen - hanno vinto due prestigiosi riconoscimenti dell'industria discografica, il Grammy Award per il miglior ed e il premio Disco dell'anno della rivista Gramophon. Il suono è terso e scintillante senza durezza; l'unisono, e non solo quello dell'intonazione o del tempo, ma quello assai più interiore e difficile dell'ispirazione, è perfetto. Il risultato è che per l'interpretazione, quella che richiede intelligenza, sensibilità e cultura, c'è tutto lo spazio necessario; e difatti le interpretazioni dell'Emerson riescono a portare una ventata di idee nuove, là dove sono già passati i grandissimi dei tempi addietro e dove tutto potrebbe sembrare già detto. Alfredo Ferrerò

Persone citate: Beethoven, David Finkel, Eugene Drucker, Lawrence Dutton, Ludwig Van, Philip Setzer

Luoghi citati: Emerson, Salisburgo