E un nome su tutti, Joan Mirò di Angelo Mistrangelo

Raccolta di opere grafiche del maestro catalano alla «Carlina» E un nome su tutti, Joan Miro Raccolta di opere grafiche del maestro catalano alla «Carlina» Sono esposte anche le tavole di «Ubu Roi» Grafica d'autore e realtà reinterpretata. La Galleria Carlina, diretta da Pinuccia Cagnucci, propone una significativa raccolta di opere grafiche di Joan Mirò (piazza Carlina 17/A, sino al 14 marzo). Nato a Barcellona nel 1893, si è formato alla scuola di Belle Arti di Francisco Gali e, in seguito, si è trasferito a Parigi nel 1919, dove ha incontrato Picasso, Breton, i dadaisti, Aragon e il poeta Eluard. Presente alla prima mostra dei surrealisti, Mirò ha elaborato un discorso del tutto personale che ha fatto dire a Giulio Carlo Argan che la sua pittura «è un impulso che si trasmette e perdura nel gesto che forma l'immagine. La si può leggere nella vibrazione delle linee e nella fosforescenza dei colori, come una corrente elettrica che rende incandescente il filo che percorre...». E queste linee si snodano sulla superficie del foglio di carta con una freschezza espressiva che mette in risalto composizioni come «Le Lézard aux plumes d'or» e «Barcelona», «Espriu» e «L'oiseau destructeur». In particolare, si possono ammirare le «tavole» relative alla cartella «fissures» del 1969 e quelle di «Ubu Roi» del «Le Léza 1953, realizzata dall'editore Tériade di Parigi. Di quest'ultima cartella di incisioni, si ricorda «La Revue», «La nuit, l'ours», «Le voyage de retour», risolte con ironia, con la luminosità di un colore limpido e ricco di gioia di vivere. Alla Galleria Fogliato (via Mazzini 9), si chiude questa sera la mostra di acquarelli di Giorgio Maria Griffa: dai vecchi autobus alle insegne luminose, alle vedute urbane assolate e deserte immerse in una sorta di metafisico incanto. Il Piemonte Artistico e Culturale (via Roma 264,'sino al 10 marzo) ospita le incisioni figurative di Tira Ciravegna Gia- cone e Daria De Giuli Mossello, mentre di Adriana Ravera Baitone sono esposte acqueforti caratterizzate da una nitida trama del segno che genera le forme. Di Filippo Garrone una mostra alla Galleria Arx (piazza Savoia 4, sino al 9 marzo). La sequenza delle immagini rinnova l'interesse e l'incontro con la biblica pittura di Chagall, con la forza di un dettato che si libera nello spazio con leggerezza, con la capacità di fissare un'idea, con la tensione che sottolinea le «Canzoni per le voci atroci» e «Metropoli» con svettanti strutture di palazzi. Angelo Mistrangelo «Le Lézard aux pfumes d'or» è il titolo di questa famosa incisione eseguita da Joan Mirò

Luoghi citati: Barcellona, Parigi, Piemonte