Lunedì le edicole restano aperte fino alle 14

Lunedì le edìcole restano aperte fino alle 14 Lunedì le edìcole restano aperte fino alle 14 Serrata del commercio contro le tasse e per sollecitare l'approvazione della legge anti-usura Benzinai chiusi dalle 19,15 di domenica alle 7,30 di martedì La serrata degli esercizi commerciali di Torino e provincia in programma lunedì e promossa dalla Confesercenti e dalla Confartigianato, interesserà solo parzialmente gli edicolanti. I giornalai, infatti, hanno deciso di aderire allo sciopero soltanto a metà per garantire la distribuzione di riviste e quotidiani, evitando il black-out dell'informazione. Lunedì, quindi, le rivendite resteranno aperte fino alle 14. La decisione è stata presa ieri mattina e confermata in un comunicato congiunto dei sindacati di categoria Snag, Cisl, Uil e Sinagi (Cgil). «Pur condividendo appieno le motivazioni della chiusura - si legge nel documento - non possiamo trascurare la funzione insostituibile di garanti dell'informazione, soprattutto in questo delicato momento politico». Pieno appoggio, dunque, alla serrata indetta per sollecitare l'immediata approvazione della legge contro l'usura. Ma non soltanto. I commercianti "chiedono anche un governo stabile che sappia guidare lo sviluppo economico del Paese e protestano per le sempre più gravose norme fiscali (in particolare il ricavometro) e l'inasprimento delle tariffe comunali. Tra le altre motivazioni che hanno portato alla serrata, anche la concorrenza della grande distribuzione, sui costi della legge 626 circa la sicurezza nei posti di lavoro. Anche i benzinai aderiranno lunedì alla giornata di sciopero. Le stazioni di servizio in città non forniranno carburante dalle 19,15 di domenica alle 7,30 di martedì. Garantiranno invece il rifornimento le aree di servizio delle autostrade, che funzioneranno con personale ridotto dalle 6 alle 14 di lunedi. «Concordiamo pienamente sui temi dello sciopero - precisa Olga Monaco, del Sindacato nazionale giornalai aderente alla Cgil -, perché è coinvolta anche la nostra categoria. Serve una linea comune per tutto il settore del commercio, fino ad oggi frazionato e penalizzato da troppe e diverse leggi che non ci consentono più di lavorare. Ma allo stesso tempo abbiamo ancora dei doveri, quindi abbiamo deciso di non penalizzare l'informazione». Armando Ferreri, segretario provinciale del Sindacato autonomo giornalai (Confcommercio): «Siamo solidali con le categorie che hanno indetto lo sciopero, ma dobbiamo tenere conto che la nostra scelta, unitaria, è stata dettata dall'esigenza di garantire la pluralità dell'informazione. In particolare per non penalizzare i quotidiani in un momento così delicato come la campagna elettorale». Per lunedi mattina (ore 10,30) è in programma un'as¬ semblea degli imprenditori del lavoro autonomo al cinema Lux di Galleria San Federico. E' ancora incerta, invece, l'adesione dei commercianti ambulanti che fanno capo ai sindacati Snai e Snadi. I vertici delle organizzazioni sindacali sono ancora in trattativa con Ascom e Confcommercio per trovare un'intesa che sembra lontana. «Nella fase iniziale non siamo stati neppure contattati per organizzare la serrata - dice il segretario Snai, Enrico Frau -. Abbiamo chiesto la presenza di una nostra rappresentanza sul palco del cinema Lux, dove si svolgerà l'assemblea. Ma la risposta continua a tardare». Dunque, nonostante la serrata, i disagi lunedì potrebbero essere ridotti dalla regolare presenza delle bancarelle sui mercati cittadini. Giacomo Bramardo

Persone citate: Armando Ferreri, Enrico Frau, Giacomo Bramardo, Olga Monaco

Luoghi citati: Torino