Comune, bilancio approvato

Comune, bilancio approvato Comune, bilancio approvato Solo la maggioranza vota «sì». E la Lega abbandona l'aula «Allunghiamo i mutui per non toccare Vici» Bilancio '96 approvato, con i voti dei consiglieri comunali di alleanza per Torino, verdi e pds. Contro an, forza italia, rifondazione comunista, cdu, alleanza verde. Sono usciti dall'aula in segno di protesta i leghisti e il ccd. Si è conclusa così, ieri sera, la lunga maratona, inizatasi il 21 scorso. Ieri gli interventi dei capigruppo, poi le repliche di Valentino Castellani e dell'assessore Giorgio Donna. Il sindaco ha raccolto l'invito della lega nord a promuovere iniziative culturali in favore degli anziani e delle realtà piemontese. Il capogruppo Pietro Molino minacciava di occupare l'aula se non avesse avuto rassicurazioni su stanziamenti di 500 milioni per settore. «Per le attività per gli anziani - ha detto il sindaco - proporrò agli Stati generali dei Comuni di concentrare risorse. Per la cultura piemontese dobbiamo elaborare progetti finanziabili anche dall'Unione Europea». Sul bilancio, l'assessore Donna ha ribadito che il pareggio nel '96 si raggiungerà grazie all'allungamento dei mutui: «Chi è contrario sappia che l'alternativa era l'aumento dell'Ici, dunque: chi sostiene che abbiamo sbagliato, dice che dovevamo aumentare l'Ici». L'accusa delle opposizioni, sostenuta in particolare da Molino (lega), Pierluigi Sihquini (ccd), Agostino Ghigha (an), Mauro Battuello (cdu), è che prolungando fino al 2010 i debiti del Comune si risolve una situazione contingen- te ma «si lascerà un'eredità pesantissima a figli e nipoti, in una città con sempre meno abitanti e quindi con meno risorse». «Se i sindaci del passato - ha detto Siliquini - avessero fatto come voi, avrebbero potuto disporre di molti miliardi, ma hanno preferito non mettere in difficoltà i futuri cittadini)). Un argomento sviluppato da Lodi (forza italia) sottolineando anche che questi soldi non servono a realizzare opere pubbliche: «Le uniche che inaugurate sono state decise dalle giunte che vi hanno preceduto». Molte le critiche sulle scelte della giunta e del centro sinistra che la sostiene. La lega nord ha denunciato sprechi e l'assenza di una politica a favore degli anziani, il ccd della casa e per il recupero di edifici fatiscenti, vuoti. «Per lo stadio stanziate 19 miliardi per riscattare una gestione che tra 24 anni la Città riotterrebbe a costo zero» ha accusato Ghiglia (an), e si è scagliato anche contro i miliardi per i campi nomadi, e le bocciofile, «cercate voti». Mauro Battuello (cdu) ha chiesto maggior rigore sulle spese. Ha indicato gli sprechi in 13 miliardi di consumo d'acqua negli stabili comunali, per le riviste fatte dagli assessorati Cultura e Verde: «Ogni assessore deve averne una?». Critiche da sinistra con Paolo Ferrerò (rifondazione comunista): «Il bilancio accentua la differenza tra il centro e le periferie, non riduce le differenze sociali, non rispetta gli accordi con i sindacati perché aumenta le tariffe. Crescono le consulenze a scapito di interventi utili come i parcheggi di interscambio in corso Regina e a Mirafiori Sud». La maggioranza ha difeso le scelte della giunta. «Avevamo chiesto di non aumentare l'Ici, di contenere la pressione fiscale e di tagliare sulle spese. E' stato fatto, passi avanti che vanno completati: ci vorrà più coraggio per i tagli, per recuperare l'evasione. Ma siamo sulla buona strada», ha osservato Elsa Fornero (alleanza per Torino). «Purtroppo il bilancio cade in un periodo elettorale, certi attacchi sono strumentali - ha sotenuto il verde Silvio Viale -, ma questi conti, a fronte di una contingenza nazionale sfavorevole, servono a risanare i dissesti ereditati». Chiara Acciarini (pds) ha difeso l'impostazione di contenere tributi e tasse: «Le tariffe di servizi pagati a prezzi politici non possono restare al minimo; non si può dare tutto a tutti, i ritocchi, comunque, terranno conto dell'esigenza di salvaguardare le fasce più deboli». Dal capogruppo di alleanza per Torino, Mauro Marino, la considerazione che «la maggioranza ha lavorato con spirito di squadra per essere di supporto alla giunta», come dire che è un primo esempio di Ulivo all'opera. Luciano Borghesa n

Luoghi citati: Lodi, Torino