A giudizio 13 dirigenti di Mirafiori di L. Ga.
Salute in fabbrica A giudizio 13 dirigenti di Mirafiorì Salute in fabbrica Il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ha citato a giudizio per il reato di omicidio colposo plurimo tredici dirigenti, a vario titolo, del settore auto della Fiat nel periodo a cavallo fra gli Anni 60 e 70. L'accusa è di non aver adottato tutti i sistemi organizzativi e procedurali conosciuti all'epoca per contenere l'esposizione al cromo dei lavoratori addetti ai bagni galvanici delle carrozzerie di Mirafiori. Il caso nasce dalla morte per tumore polmonare di tre ex operai di quel reparto. Il processo si aprirà in pretura il 12 dicembre di quest'anno. E' il primo del genere che riguardi la Fiat e in assoluto il rischio cancro per l'esposizione al cromo nelle lavorazioni galvaniche. L'Osservatorio sui tumori di origine professionale aveva segnalato i casi di morte fra il 1990 e il '92 dei signori Bartolomeo Girardi, Mario Cerza e Angelo Fonsmorti, che in comune avevano avuto quella malattia e l'aver lavorato in quel reparto negli stessi anni. Da qui è nata l'inchiesta di Guariniello, che si è successivamente estesa a un controllo generale delle condizioni di salute di tutti gli operai passati per le lavorazioni galvaniche di Mirafiori e ha portato alla scoperta di nuovi casi di tumore professionale dovuti all'esposizione al cromo. Ma questa parte delle indagini è tutt'altro che conclusa. Si preannuncia accanita la difesa di Luigi Francione (il manager che ricopre gli incarichi di maggior prestigio fra quanti sono ancora in servizio), Sergio Palmucci, Cesare Bracco, Firmino Soria, Piero Dellavalle, Piero Marchino, Giovanni Severina, Piergiorgio Gih, Antonio Trondoli, Giovanni Millo, Michele Brizzo, Pietro Antoniotti e Marziano Marzari. Ieri l'avvocato Carlo Umberto Minni, anche a nome dei colleghi che lo affiancheranno nel processo, ha rilasciato una lunga dichiarazione all'Ansa che anticipa la tesi difensiva. «Il reparto in questione - ha premesso il legale - era già all'epoca dotato di tecnologie di avanguardia e vi venivano osservate le norme di sicurezza previste per i cromatori, sottoposti a periodiche visite mediche». Il legale ha poi affrontato la questione sui cui finirà per ruotare il dibattimento: «Soltanto dagli Anni 80 la letteratura medica ha iniziato a ventilare l'ipotesi che siano pericolose le lavorazioni di cromatura. In precedenza quei rischi non si conoscevano. D'altra parte, il reparto della Fiat Mirafiori di cui si parla cessò nell'agosto 1973 la produzione, trasferita in seguito alla Cromodora di Venaria. Per questo desta stupore il rinvio a giudizio dell'ingegner Francione che nello stesso reparto assunse l'incarico di coadiutore del direttore solo due mesi prima del trasferimento delle lavorazioni». Il magistrato fa osservare che già negli Anni 60 l'Inail aveva indennizzato lavoratori colpiti da neoplasie provocate dal contatto con il cromo nelle lavorazioni galvaniche. [al. ga.]
Luoghi citati: Venaria
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