Il saluto degli industriali ad Agnelli

Da 50 anni siede nel consiglio direttivo Il saluto degli industriali ad Agnelli Cerimonia in via Fanti. Romilda Bollati: ma rimane nel mondo dell'impresa L'Avvocato: «Cuore e cervello Fiat sono a Torino» L'ultima giornata da presidente della Fiat Giovanni Agnelli ha voluto trascorrerla con i «colleghi» dell'Unione Industriale di Tonno. Ieri i 120 consiglieri della storica associazione, che quest'anno compie 90 anni, hanno dato il loro saluto all'Avvocato. Agnelli, che da 50 anni siede nel direttivo dell'Unione, è arrivato in via Fanti alle 17,30. Nella «Sala dei Duecento», dove per tradizione si riuniscono i consigli direttivi, si è seduto a fianco del presidente dell'Unione, Bruno Rambaudi, che gli ha dato il benevenuto. La cerimonia è stata sobria: «Abbiamo festeggiato Agnelli - ricorda Rambaudi - discutendo di problemi. La sua decisione di lasciare il comando a Romiti e a Cantarella è dettata da una sana visione delle cose e avvia un mutamento generazionale che, condotto così, può essere gestito in tranquillità, senza scossoni. Agnelli ha avuto molta lungimiranza nel prendere la decisione in questa fase». L'Avvocato ha risposto a una ventina di domande rivolte da imprenditori piccoli e grandi. Ha confermato il forte rapporto della Fiat con Torino: «Cuore e cervello dell'azienda rimarranno sempre qui». Parlando della Confindustria ha detto che è un'organizzazione il cui ruolo serve ancora e ha indicato nell'Europa e nelle privatizzazioni i due obiettivi per i quali dovrà battersi. «Ho partecipato alla riunione con un magone terribile, convinta di assistere a un triste rituale. Invece non è stato affatto così» confessa Romilda Bollati, presidente della Casa editrice Bollati. «Io, che in genere non vado a questi appuntamenti, perché mi considero una che fa l'industriale per caso, questa volta ho sentito il dovere di esserci, per essere vicina all'Avvocato in un momento così significativo. Tutto si è svolto in un clima di grande serenità. Agnelli ci ha rassicurati: "Non faccio un passo indietro, ma di fianco". Ho anche parlato con sua moglie. Crede poco che il marito si metta in disparte a riposare». Romilda Bollati confida che l'Avvocato le ha dato appuntamento sui campi di sci, dicendo: «Ho sempre sostenuto che il giorno che non avessi più potuto sciare mi sarei ritirato da presidente, ma non ho mai detto il contrario, cioè che non avrei più sciato il giorno che mi fossi ritirato». «Tutti i presenti - prosegue Bollati - hanno avuto l'impressione che Agnelli sia più che mai interessato e vicino al mondo dell'industria e alle vicende del Paese. Ha parlato molto di Torino, di cui nota un risveglio anche culturale. E' stato un incontro bello. E, conoscendo il tipico pudore torinese, il fatto che in molti abbiano parlato di "affetto" dice tutto». Da 50 anni siede nel consiglio direttivo Giovanni Agnelli è stato festeggiato all'Unione Industriale

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