Strade intelligenti e sistemi elettronici

Traffico e sicurezza, che cosa si può fare? Strade intelligenti e sistemi elettronici Traffico e sicurezza, che cosa si può fare? TORINO. Si è parlato molto in questi giorni dei problemi della sicurezza del traffico e in particolare della nebbia, che viene indicata come la causa (sia pure indiretta) di numerosi tragici incidenti. La voglia di correre ai ripari ha fatto scaturire una serie di proposte, alcune dal dubbio esito. Esaminiamo la situazione. I fari antinebbia anteriori e quelli rossi posteriori sono un aiuto per vedere ed essere visti, ma di modesta portata. In realtà, allo stato attuale della tecnica, non esiste un sistema totalmente efficace per debellare il fenomeno, anche se la situazione può essere migliorata con impianti di illuminazione stradale a luce gialla e arancione. Piuttosto, lascia perplessi il sistema, di origine russa, che condensa la nebbia mediante getti di azoto a -182°C. Due i motivi. Il primo è il costo di un impianto che dovrebbe svilupparsi per centinaia di km; il secondo è l'effetto sull'asfalto: prove eseguite anni fa in brevi tratti autostradali in Germania fecero emergere che la nebbia si diradava in parte ma si condensava in una miriade di sfere di ghiaccio micidiali per l'aderenza dei veicoli. Più interessanti sembrano essere i sistemi sviluppati dall'industria europea nell'ambito del Progetto Prometheus, alcuni in fase di collaudo avanzato quando non di produzione. I dispositivi si dividono in due gruppi, quelli da montare a bordo dei veicoli e quelli a terra: un effetto più rapido si ottiene con questi ultimi perché gli altri dovrebbero essere applicati a un parco circolante immenso. Tuttavia, la diffusione di tali sistemi potrebbe avvenire cominciando dalle auto di nuova produzione, come è accaduto per l'Abs o l'antipattinamento in accelerazione. Ad esempio, merita attenzione il grado di indicare al guidatore le condizioni di aderenza della strada e quindi delle distanze di arresto (in base alla temperatura e all'umidità dell'ambiente). Ci sembra molto valido il regolatore della velocità di crociera «intelligente»: numerose auto sono già dotate di questo accessorio che mantiene la velocità impostata, indipendentemente da salite o discese ed è utile, ad esempio, per non superare i limiti legali. Quello «intelligente» ha anche un sensore della distanza dal veicolo che precede: se ci si avvicina troppo, scatta l'allarme. Il dispositivo potrebbe addirittura provvedere a frenare automaticamente la vettura. Ci sono molte proposte per aumentare la visibilità artificiale di notte o nella nebbia, con sistemi che vanno dal radar ai sensori all'infrarosso a quelli con luce ultravioletta. Ma siamo ancora lontani da soluzioni definitive. Perora, bisognerebbe farsi guidare dal buon senso e adattare la velocità alle condizioni di visibilità. Gianni Rogiiatti SISTEMA DI ALLARME Segnale luminoso di allarme I ^ <■ ■ ■ "(ti Avvisi radio «Companion», un sistema sperimentato su un tratto di autostrada tra Monaco di Baviera e il nuovo aeroporto. Si tratta di una serie di paletti disposti a intervalli (50 metri) e dotati di una luce gialla e una rossa con cui viene segnalato ai veicoli di rallentare o fermarsi. Le segnalazioni arrivano via cavo da un calcolatore sistemato in un centro di controllo mobile. Il sistema, studiato dalla Bmw, è interessante perché può intervenire tempestivamente e mettere in allarme i guidatori tramite la segnalazione visiva. Inoltre, è suscettibile di espandersi e diventare bivalente con l'installazione di una speciale ricetrasmittente sui veicoli. Ciascuno trasmette automaticamente la propria velocità al «Companion» trasformandosi in un «sensore» del sistema stesso (auto ferma eguale pericolo). Le segnalazioni arrivano anche via radio con informazioni addizionali (ghiaccio, incidente a tot km ecc.). Quanto ai dispositivi da sistemare sulle auto c'è solo l'imbarazzo della scelta: oltre alle segnalazioni radio e ai sistemi di navigazione, troviamo un impianto in

Luoghi citati: Germania, Monaco Di Baviera, Torino