Un giallo: Pelè rovinato dal lavoro in palestra

Il medico milanese che lo ha visitato sostiene che Abedì avrebbe recuperato più in fretta sul campo Un giallo: Pelè rovinato dal lavoro in palestra TORINO Il medico milanese che lo ha visitato sostiene che Abedì avrebbe recuperato più in fretta sul campo Graverò, intervento ok ma stagione finita? TORINO. Tre sconfitte per 1-0. Tre partite (con Sampdoria, Inter e Roma) in cui il Torino ha avuto da recriminare sulle decisioni arbitrali: non ne può più Calieri, s'è indignato giustamente pure Scoglio. Ma anche, è doveroso farlo rilevare, tre partite in cui la squadra granata non è riuscita a reagire alle presunte ingiustizie. Un gol, soltanto un gol, ha diviso la formazione di Scoglio da tre possibili pareggi, dalla zattera che poteva dare una prima svolta alla lotta per non retrocedere. Questa carenza in fase offensiva non può più essere perdonata a Karic e compagni, ormai sempre più nei guai. I risultati negativi hanno poi deteriorato quel clima che l'arrivo di Scoglio aveva contribuito a rasserenare dopo i disastri attribuiti alla gestione di Sonetti. Ed emergono, come pericolosi iceberg, problemi fino ad ora rimasti nascosti. II caso Pelè, scoppiato proprio ieri, è il più grave. Un passo indietro, prima. Da troppe partite al Toro manca Pelè: è come se al Milan fosse stato fuori a lungo Weah o alla Juve il iniglior'Ravanelli. «Lo voglio in campo anche con una gamba sola», disse il Professor Scoglio qualche settimana fa nel tentativo di spronarlo. «Non puoi pretendere di guarire del tutto, sveglia Abedì», aveva invocato capitan Rizzitelli. Ma il ghanese non poteva rischiare, non sta tuttora bene, anzi il miglioramento è appena percettibile. Reduce da un consulto con il professor Monti a Milano, Pelè ieri è apparso avvilito: «Ho scoperto che se non mi fossi allenato in palestra adesso sarei in grado di giocare già contro l'Udinese, domenica prossima. Invece...». Che cosa è successo? Semplice. Il campo avrebbe sollecitato di meno - questo gli ha spiegato il medico milanista - i legamenti interessati dalla distorsione alla caviglia rimediata in Coppa d'Africa. La palestra non ha accelerato i tempi di guarigione, anzi. E anche il dottor Campini si era sempre espresso (inascoltato, pare) a favore di un recupero sul campo. Così Scoglio si ritroverà domenica ancora senza Pelè, proprio adesso che ha perso pure Cravero. Il libero è stato operato ieri mattina dal professor Rossi. Un intervento di 40 minuti al tendine d'Achille. Per 4-5 giorni lo sfortunato calciatore (per lui la stagione è praticamente finita) dovrà portare le stampelle. Poi, per qualche settimana, una scarpa con un tacco speciale. Potrà riprendere gli allenamenti dopo Pasqua, con cautela. Troppo tardi per sperare di poter essere utile alla causa, se non forse nelle ultime due partite di inizio maggio. Per ovviare all'assenza di Cravero, Scoglio sta pensando a una difesa con Maltagliati libero («Proverò e vedremo», dice l'ex parmigiano), Falcone e Mezzano marcatori, Bacci terzino sinistro al posto dell'altro infortunato Dal Canto. Stamane il Professore vedrà Mezzano all'opera, come marcatore, nella difesa dell'Italia Under 18 impegnata a La Spezia contro i pari età greci Resta poi il problema del centrocampo: rientra Cristallini, però è stato squalificato Minaudo. Ultima questione. I ritiri. La squadra ha cambiato già tre alberghi, fra città e provincia, nel giro di pochi mesi. E, per le trasferte, Scoglio anticipa sempre più la partenza. Spese e sacrifici finora non hanno pagato... Franco Battolato Per Abedì Pelè si allungano i tempi di un completo recupero

Luoghi citati: Africa, Italia, La Spezia, Mezzano, Milano, Roma, Torino