Fondiaria volta pagina e applaude al San Paolo
Fondiaria volta pagina e applaude al San Paolo Fondiaria volta pagina e applaude al San Paolo ASSICURAZIONI Dopo tre anni negativi, i conti tornano in nero FIRENZE. Il 1995 si presenta per Fondiaria come un «anno di svolta». Dopo la parentesi negativa del periodo 1992-1994, l'anno appena trascorso si annuncia «non in perdita». E' quanto ha affermato il presidente del gruppo fiorentino Alberto Pecci, ieri nel corso di un incontro con i giornalisti per presentare la nuova veste grafica del titolo azionario. La perdita, iscritta nel bilancio consolidato, del precedente esercizio era stata di 430 miliardi. Il presidente di Fondiaria ha giudicato ormai definitivamente archiviato il periodo non positivo della divisione tra attività della holding e quella della compagnia assicurativa. Per quanto riguarda il completamento delle dismissioni. Il panorama Fondiaria sarà caratterizzato da tre imprese oltre a Fondiaria, Previdente e Milano - mentre per la Geas non c'è intenzione di giungere ad una cessione totale. Per Polaris, infine, Pecci ha parlato di una situazione pesante ricevuta dal San Paolo, ma ora risanata con una ristrutturazione della rete. Anche sul fronte degli immobili proseguiranno le cessioni, a partire dalle cliniche private. Resta invece legato alle scelte dell'amministrazione comunale il futuro degli ettari di terreno che Fondiaria possiede nella zona di Castello a Firenze. Quanto al San Paolo, ha detto Pecci, «è un'ottima banca e il rapporto con Fondiaria ha funzionato e funziona veramente bene». Il riferimento è alle critiche dell'istituto torinese secondo il quale il Gruppo Fondiaria non avrebbe venduto i prodotti finanziari. «Auspichiamo - ha proseguito Pecci - che il rapporto continui».
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