Sanremo, dieci indagati

Milano, le indagini sono scattate sabato sera, tra le ipotesi associazione a delinquere Sanremo, dieci indagali Milano, le indagini sono scattate sabato sera, tra le ipotesi associazione a delinquere E Bando ieri è tornato a casa MILANO DAL NOSTRO INVIATO Per smascherare eventuali brogli durante il Festival di Sanremo appena terminato, gli inquirenti avrebbero addirittura in un primo momento pensato di infiltrare un carabiniere giovane e carino, di buone doti vocali, fra i concorrenti alla sezione «Nuove Proposte», dotandolo di ima borsa capace colma di banconote debitamente segnate, da usare in caso di richiesta di tangenti. Il progetto avrebbe fatto parte dell'indagine sul Festival che prosegue ormai da 13 mesi e che ha inglobato anche l'edizione '96: le visite dei carabinieri mandati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Giovanna Ichino erano cominciate poco dopo la proclamazione dei vincitori, già nella notte di sabato scorso, alla Explorer, la società che ha costituito le giurie demoscopiche e che ha consegnato tutta la documentazione. Le indagini riguarderebbero ana dozzina di persone di cui non si conosce il nome: fra i reati ipotizzati, forse anche l'associazione per delinquere; tale ipotesi di reato amplia il ventaglio delle imputazioni formulate, dopo la tentata concussione e il millantato credito, e fa supporre che gli inquirenti abbiano raccolto elementi tali da prospettare l'esistenza non di singoli episodi scollegati fra di loro, ma di una trama ordita da un gruppo organizzato per farsi consegnare denaro promettendo contropartite. La voce di un coinvolgimento di Pippo Baudo è stata smentita. L'impressione è comunque che l'indagine riguardi, più che il presente, edizioni passate del Festival, senza ancora le giurie Explorer. I «Neri per caso» hanno smentito di esser stati sentiti dai giudici, e anche Teddy Reno ha da parte sua escluso di essere uno degli accusatori dei meccanismi sanremesi. All'Explorer spiegano poi che durante le votazioni i membri delle giurie vengono chiusi in una stanza alla presenza di un notaio per tutto il tempo dello spettacolo, e non possono per esempio neanche andare in toilette se non durante gli intervalli, pena l'invalidamento del voto; Funzionari Rai non sempre sono presenti in sala, ma può succedere che qualcuno, faccia commenti ad alta voce, influenzando i presenti? «Non possiamo tagliare la lingua alla gente», dice un dirigente della società. Intanto, in una ressa assai poco ospedaliera, fra spintoni e applausi più da Sanremo che da corsia, ieri mattina alle dieci precise Pippo Baudo ha lasciato la stanza dov'è stato ricoverato per l'intervento alle corde vocali. Fra troupes tv, fotografi e giornalisti, il patron di Sanremo accompagnato dal primario Spartà che l'aveva operato è sceso alla mensa nel sotterraneo per un'improvvisata conferenza stampa ma non ha mai aperto bocca: mentre i fotografi lo chiamavano a gran voce, proprio come a Sanremo, e il personale saliva su sedie e tavoloni per vederlo meglio, il primario ha precisato: «Sta bene, ma non può parlare perché la sua voce deve riposare. Gli occorre una convalescenza di venti giorni, poi potrà tornare a presentare anche due Festival di seguito». Pippo, e lo scandalo delle giurie? Gli ha urlato qualcuno. Baudo ha alzato gli occhi, ha fatto cenno con la mano alla gola e non ha risposto. Subito dopo, è partito per Roma in auto. Katia se n'era andata qualche ora prima. [m. v.] Nella foto un'immagine di Pippo Baudo che lascia l'ospedale di Rho dopo l'intervento alle corde vocali

Persone citate: Baudo, Funzionari Rai, Giovanna Ichino, Pippo Baudo, Spartà, Teddy Reno

Luoghi citati: Milano, Roma, Sanremo