L'ultimo sì di Diana a Carlo «Sei libero, accetto il divorzio» di Fabio Galvano
Cronache L'ultimo sì di Diana a Carlo «Soi libero, accetto il divorzio» Annuncio a sorpresa: anche la regina l'ha saputo dalla televisione LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Questo divorzio si farà. La regina Elisabetta ha vinto; e ieri sera la principessa Diana ha annunciato, con un breve comunicato a sorpresa letto dalla sua segretaria Jane Atkinson, di avere accolto la richiesta del principe Carlo, con cui - si dice - aveva discusso la situazione poche ore prima in un incontro a quattr'occhi nei saloni di St. James's Palace. A oltre due mesi dal perentorio invito della sovrana, Lady D ha ceduto alle pressioni di corte e all'inevitabilità dei fatti. Ma non è sconfitta. Anzi, è anche lei vincitrice. Perché il suo assenso al divorzio - ora si awierà il negoziato sugli alimenti, cioè sui soldi - è già costato caro alla famiglia reale, snobbata anche in questo annuncio unilaterale. Squidgy perderà il titolo di «Sua Altezza Reale», ma rimarrà «Diana principessa di Galles». Attenzione, spiegano gli esperti: «principessa» e non «la principessa». Quésto significa - secondo HaroldBrooks-Baker, direttore del «Burke's Peerage» ossia la bibbia del sangue blu - che se Carlo decidesse un giorno di risposarsi la nuova consorte potrebbe diventare «la» principessa di Galles. Alchimie di un altro mondo. Diana avrà - ma su questo non si tratta che di continuare come nei tre anni di separazione - «un coinvolgimento in tutte le decisioni relative ai figli»: la condizione di base, aveva sempre sostenuto la principessa. Rimarrà a Kensington Palace, la sua attuale residenza, e avrà ufficio in un'ala di St. James's Palace, lo stesso dove risiedono Carlo e la regina madre. Questo è 3 punto di partenza, non di arrivo. Ora, come precisa l'avvocato di Diana, Anthony Julius, «il negoziato comincerà». Ma potrebbe essere una cosa rapida. Risolte le questioni fondamentali dei figli e del titolo, si è già tolto dal tavolo della trattativa anche il capitolo - non delicato ma costoso - della residenza. Finora si era parlato dell'esigenza di comperare per Diana una casa a Londra, valore circa 15 miliardi di lire. Gli amministratori di casa Windsor tirano un sospiro di sollievo. Ieri sera Elisabetta ha fatto sapere, attraverso un portavoce, di essere «assai interessata» alla notizia che Diana ha acconsentito al divorzio. Dalla residenza del primo ministro John Major si osserva che «la questione riguarda solo la famiglia reale». Ma è chiaro che tanto Buckingham Palace quanto Dòwning Street sono stati colti di sorpresa. Anche questa volta, come già quando annunciò a novembre la sua controversa intervista televisi- va, Diana non ha anticipato la notizia ai diretti interessati. Persino la regina l'ha appresa dalla televisione, dopo che il breve comunicato di Diana era stato dato all'agenzia Press Association. Un portavoce di palazzo ha dichiarato in seguito, come a frenare le baldanzose certezze di Lady D, che i particolari del divorzio «restano da discutere», compreso quello relativo al titolo che le spetterà. Ma è solo, ormai, questione di rifiniture. La vera discussione, per ora ignorata dall'arcivescovo di Canterbury che vede le cose ormai fatte e «spera e crede che l'accaduto sia nel migliore interesse di tutti gli interessati», può infatti riguardare soltanto gli alimenti. Un finale che tutti ora prevedono velocissimo, cosa di poche settimane; ma con fuochi d'artificio, a suon di miliardi. Dopo avere respinto l'ipotesi di usare come residenza di campagna un'ala di Althorp, il palazzo di famiglia nel Northamptonshire, Lady D si sarebbe «accontentata» di una villa più vicina a Londra: 2,4 miliardi. Ma le discussioni più pressanti riguarderebbero la buonuscita: fra i 29 e i 36 miliardi, insiste Diana, affinché senza intaccare il capitale ci sia una rendita annua esentasse - di almeno 1,6 miliardi. E' un problema perché la regina avrebbe già detto di non essere disposta a intervenire. Ma Carlo, che si sappia, non ha capitali che gli consentano tanto. E' titolare del ducato di Cornovaglia, che vale 225 miliardi ma che è inalienabile. Può toccare solo le rendite: 8,5 miliardi l'anno scorso, dei quali 4,8 sono serviti a lui per gestire le proprie esigenze reali e soltanto 3,7 possono essere utilizzati per altri fini come gli «alimenti» a Diana. Per questo Carlo vorrebbe un compromesso: pagamento a rate. Ma Diana respinge: tutto e subito, dice. Ma tutto significa, per lei, anche i gioielli, che in realtà le spettano solo come «la» principessa di Galles e dovrebbero quindi andare all'eventuale seconda moglie di Carlo. «E' il giorno più triste della mia vita», ha commentato Diana Spencer. Fabio Galvano L'ultimo nodo è la buonuscita miliardaria Lei la vuole in contanti il principe chiede un pagamento a rate LE CLAUSOLE DELL'ACCORDO SECONDO LADY D ® Manterrà il titolo di Diana Principessa di Galles ® Perderà il titolo di Sua Altezza Reale • Parteciperà alle decisioni sui figli, William e Harry • Rimarrà al Palazzo di Kensington • Avrà un ufficio nel Palazzo St-James • Otterrà una casa in campagna (valore 2,4 miliardi) • Avrà una buonuscita: secondo alcune indiscrezioni di 29-36 miliardi (per garantire una rendita di lr6 miliardi l'anno) • Se Carlo si risposerà, la nuova consorte prenderà il titolo di Principessa di Galles Per mascherare l'imbarazzo Buckingham Palace precisa «Resta qualche dettaglio da discutere» Diana e a fianco il principe Carlo Diane a fiancil principCar1! : L'ultimo nla buonuscLei la vuolil principeun pagameL'INTERVISnovembre 19alle telecamun'intervistaconfessa e frecciate a Creale. «Ho amdisperato», d«ma lui non re». Ammettuna relaziongiunge di essuna campalanciata da Be mette in ddel principeruolo di sovcendo di non Sotto Camilla Parker Bowles che ha sostituito Diana nel cuore di Carlo
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