«Sos per i miei sei gemelli»

Chiede pannolini e un'assistente sociale per crescere i suoi figli «Sos peri miei sei gemelli» Chiede pannolini e un'assistente sociale per crescere i suoi figli Appello della supermamma di Napoli NAPOLI. No, i nomi proprio non li ricorda. E allora, quando qualcuno le chiede come ha deciso di chiamarli, tira fuori un foglietto azzurro con l'elenco dei suoi bambini. Sono sei, quattro femmine e due maschi: Sara, Mariarca, Deborah, Anna, Pasquale ed Emanuele. Lei, ' la supermamma che voleva soltanto dare un fratellino al suo primogenito, li ha messi al mondo martedì pomeriggio nel Policlinico dell'Università Federico II di Napoli. Sono piccoli e fragili - ognuno pesa poco più di un chilo - sono in incubatrice, ma ce la faranno. La supermamma di Napoli, Carmela Carotenuto, 32 anni, è una donna minuta. Si stringe al marito, Luigi Incarnato, 37 anni, che lavora a Volla, paese dell'entroterra, in una ditta che fa trasporti di frutta e verdura. Sorride, ma ha negli occhi la paura di non farcela. Attorno al polso, sei «braccialetti». Li scuote e sussurra: «Non so come spiegarlo. Ma quasi non ci credo che sono tutti figli miei». Che fare, adesso? «Bisogna vivere giorno per giorno, senza pensare al domani. E ricorrendo alla piopria forza d'animo, privilegiando l'entusiasmo all'angoscia, allo smarrimento», rispondono Franco e Rosanna Giannini, toscani di Soci in provincia di Arezzo: 16 anni fa diventarono padre e madre di sei gemelli. Loro si appellarono al buon senso, si rimboccarono le maniche e fecero tesoro della battuta che il professore dell'ospedale Meyer di Firenze fece loro, per in- fondergli coraggio: «D'ora in avanti saranno cento dolori e una soddisfazione. Ma quella soddisfazione vi ripagherà del tutto». Così è stato. E speriamo sia così anche per la famiglia Carotenuto. Signora Carmela, cosa prova al pensiero di dover fare i conti con sei gemelli? «Sono contenta, i bambini stanno bene e non vedo l'ora di tornare a casa. Ma adesso ho bisogno di aiuto. Sì, voglio fare.un appello a tutti: istituzioni, gente di buona volontà, chiunque possa darmi una mano. Abbiamo bisogno di una assistente sociale, ma anche di pannolini e di quello che serve per andare avanti. Ora abbiamo sette figli e il lavoro di mio marito non ci consente di navigare nell'oro». Sapeva che la sua era una gravidanza da record? «L'ho scoperto man mano che mi sottoponevo alle visite di controllo. Ad ogni ecografia, i medici aggiungevano alla lista un bambino. Ci sono stati momenti in cui credevo proprio di non farcela, ma ho cercato di farmi coraggio, anche quando la pancia è diventata enorme e quasi non riuscivo a camminare». Che cosa l'ha spinta a sottoporsi alla cura che poi ha determinato una fecondazione plurima? «Avevamo già un figlio, Gianni, che ora ha 8 anni. Ma due anni fa siamo stati costretti ad affrontare una tragedia: il nostro secondo bambino, Pasquale, è morto per un tumore cerebrale. Dopo, non sono riuscita più a rimanere incinta. E allora ci siamo rivolti ai medici. Ho seguito una terapia per stimolare l'ovulazione: poche fiale, poi tutto è avvenuto naturalmente. E quando ho saputo che la gravidanza era cominciata, ho pensato che finalmente Giovanni avrebbe avuto un fratellino. Non avrei mai immaginato, però, che saremmo diventati improvvisamente una famiglia numerosa». S'è resa conto dei rischi che avrebbe corso? «Certo, quando ho deciso di fare la cura, volevo soltanto un figlio. Quando mi hanno detto che ne avrei avuti sei, però, non ho avuto molte esitazioni. Non ho mai pensato all'aborto, ho cercato di stringere i denti e andare avanti. E' stato faticoso e adesso lo sarà ancora di più. Per questo abbiamo bisogno di aiuto». Ma se potesse tornare indietro, rinuncerebbe al ruolo di supermamma? «Non siamo ricchi e i problemi da affrontare saranno enormi. Eppure, sono felice. Nel reparto hanno organizzato una festa per me e per i bambini. Uno dei maschietti, lo abbiamo chiamato Pasquale, come il nostro secondo figlio che è morto. Quello fu un grandissimo dolore. Ecco, forse i sei gemellini ci aiuteranno a dimenticare». Mariella Cirillo Carmela Carotenuto, 32 anni, assieme al marito Luigi Incarnato

Persone citate: Carmela Carotenuto, Carotenuto, Federico Ii, Luigi Incarnato, Mariella Cirillo, Rosanna Giannini, Signora Carmela

Luoghi citati: Arezzo, Firenze, Napoli, Volla