Romiti: «Scommettiamo sugli uomini» di Marco Zatterin

«Il mio successore è un combattente Romiti; «Scommettiamo sugli uomini» Il neopresidente pronto a continuare sulla via della crescita internazionale e del rinnovamento «Per le sfide del futuro serve l'impegno di tutti» TORINO. Cesare Romiti punta sugli uomini, sulla «massima valorizzazione delle loro competenze e della loro aspirazione a sentirsi attori attivi e partecipi del cambiamento e dello sviluppo della Fiat». L'obiettivo prioritario che il neo presidente del gruppo di corso Marconi attribuisce al suo mandato è l'esaltazione delle potenzialità interne all'azienda, dello «straordinario patrimonio di capacità, di energie, di spirito di corpo». E' una scelta inevitabile, assicura: «Presupposto e fondamento di quella che abbiamo chiamato la "reinvenzione" della Fiat è che ad essa partecipino tutti i nostri uomini». Il nocciolo della grande sfida è qui. Il quarto presidente in cento anni di vita della Casa torinese è pronto a continuare il cammino che conduce alla piena globalizzazione dell'attività. «In questi ultimi anni - ha detto Romiti nel suo discorso di investitura al Consiglio di amministrazione - il gruppo ha compiuto grandi passi sulla strada dell'innovazione, con ingenti investimenti nel rinnovo delle fabbriche e dei prodotti di cui oggi cogliamo in misura sempre più evidente i frutti». Allo stesso tempo, ha continuato, «la Fiat ha sensibilmente rafforzato la sua internazionalizza- zione, raggiungendo livelli di presenza industriale nel mondo che certo dovranno ulteriormente innalzarsi nei prossimi anni, ma che già ci permettono di considerare come domestici i mercati del Nord e del Sud America e, nell'Europa dell'Est, della Polonia». E' un compito «senza dubbio complesso», ha ammesso Romiti, eppure le tradizioni e l'esperienza che il gruppo porta in dote gli con¬ sentono di «esprimere la massima fiducia per il futuro». Il neopresidente si è spiegato ricordando alcuni dei «tanti momenti difficili e dei tanti successi» che hanno fatto la storia più recente della Fiat. «Penso alla trasformazione della seconda metà degli Anni Settanta ha affermato - che ha dato all'azienda una più chiara ed efficace distribuzione di ruoli e di responsabilità tra la holding i settori ope¬ rativi». Ancora, la memoria di Romiti è tornata al 1980, alla «vertenza che ci ha consentito di riprendere il pieno controllo delle fabbriche dopo una stagione di disordini e di anarchia». Poi l'ultimo ricordo, il passaggio dell'inizio di questo decennio col decollo del «grande progetto di cambiamento non solo organizzativo, ma culturale, all'insegna di qualità totale e miglioramento continuo». Per Romiti la sfida va avanti. Dalle mani di Agnelli, ha detto, «ricevo insegne prestigiose: per collocarle all'altezza che meritano, e a cui l'Avvocato le ha sempre tenute, saranno necessari una forte determinazione e un grande impegno». Di tutti. L'ormai ex amministratore delegato, dopo ventidue anni di Fiat, ammette di contare sulla collaborazione del presidente uscente. «Nel suo ruolo di presidente d'Onore - ha detto ieri - e nella sua qualità di storico azionista non mancherà di starci vicino in tutti i momenti più significativi per l'azienda». L'impegno collettivo sarà dunque l'arma con cui Romiti inseguirà la metà della globalizzazione. La Fiat, ha sottolineato ieri, si sta concentrando sul suo core business, focalizzandosi in quelle.attività nelle quali detiene posizioni di primato e dalle quali può partire per un nuovo salto in avanti della sua competitività». Ecco la chiave. I cambiamenti al vertice della holding, sostiene il nuovo presidente, «possono essere visti come momento emblematico del più ampio rinnovamento del nostro modo di pensare.e di operare a cui tutto il management dovrà partecipare». E «non solo il management», precisa Romiti. Il suc¬ cesso della Fiat sarà un lavoro per tutti, per gli operai, gli impiegati, i quadri e i dirigenti. «A loro sarà rivolta essenzialmente la mia attenzione - ha concluso - affinché possano dare il meglio di sé e contribuire così al raggiungimento dei nuovi e ambiziosi .obiettivi di crescita e di sviluppo che ci poniamo». Marco Zatterin «Il mio successore è un combattente credo che finiranno bene i problemi con la giustizia» A sinistra Giovanni Agnelli, da ieri presidente d'onore Fiat, a destra il nuovo presidente Cesare Romiti

Persone citate: Agnelli, Cesare Romiti, Giovanni Agnelli, Romiti

Luoghi citati: Europa Dell'est, Polonia, Sud America, Torino