Costanzo «Evitai le bombe grazie all'auto»
Costanzo Costanzo «Evitai le bombe grazie all'auto» FIRENZE. Maurizio Costanzo si salvò grazie ad un'auto noleggiata che «confuse» chi voleva ucciderlo, mentre il pentito Salvatore Contorno era stato più volte a portata di tiro dei sicari di Cosa Nostra, che però decisero di ucciderlo con una carica di esplosivo perché volevano fare «una cosa eclatante». Il pentito Pietro Romeo, ex componente del «gruppo di fuoco» di Leoluca Bagarella, ha raccontato agli inquirenti che Francesco Giuseppe Giuliano, uno dei presunti esecutori materiali dell'attentato di via Fauro del 14 maggio 1993, gli aveva svelato il vero motivo per cui quel giorno non era riuscito il progetto di uccidere il presentatore televisivo mentre lasciava il teatro Parioli in compagnia di Maria De Filippi. Gli attentori si aspettavano di veder comparire Costanzo con l'auto che aveva sempre e quando si accorsero che era passato a bordo di un altro veicolo, fecero esplodere la carica, ma era ormai troppo tardi. Dopo aver saputo dei retroscena dell'attentato Maurizio Costanzo ha dichiarato: «Avevo avuto subito, a caldo, l'intuizione che a salvare la mia vita, quella di Maria e quella dell'autista fosse stato proprio il cambio di macchina non previsto e non prevedibile. Apprendendo le rivelazioni dei collaboratori di giustizia ho avuto un soprassalto, perché una volta di più ho capito che a volte ci si può salvare per una manciata di secondi». [Ansa]
Persone citate: Francesco Giuseppe Giuliano, Leoluca Bagarella, Maria De Filippi, Maurizio Costanzo, Pietro Romeo, Salvatore Contorno
Luoghi citati: Firenze
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