Merano, la calibro 22 torna a uccidere

L'agguato ieri sera in centro: la vittima è un uomo di 36 anni, freddato da un colpo di pistola alla testa L'agguato ieri sera in centro: la vittima è un uomo di 36 anni, freddato da un colpo di pistola alla testa Merano, la calibro 22 torna a uccidere Quarto delitto in città, si riapre la caccia al maniaco MERANO. La paura toma, più forte di prima. E l'incubo del serial killer che sembrava esorcizzato da un arresto piomba ancora una volta sugli abitanti di Merano. C'è un nuovo cadavere, ed è il quarto in poche settimane. Un uomo di 36 anni, Paolo Vecchiolini, di Merano, operaio, è stato ucciso ieri sera e i particolari dell'agguato richiamano in modo drammatico i precedenti omicidi, quelli che hanno avuto come vittime Hans Otto Detmering e Clorinda Cecchetti prima e Umberto Marchioro poi. L'ora, la tecnica, l'arma usata, il luogo: tante analogie legano la catena dei delitti che sta terrorizzando i cinquemila abitanti di questa cittadina. Il killer ha colpito in pieno centro storico, in piazza Duomo, sotto i portici medievali. Ha sparato un colpo di pistola nell'orecchio della vittima da distanza ravvicinata. La stessa tecnica usata l'8 febbraio contro il banchiere e la sua amante e sei giorni dopo contro il bracciante agricolo. Il corpo di Paolo Vecchiolini era davanti a una libreria. L'uomo stava camminando al fianco della sua fidanzata, Ivonne Sanzio, anche lei meranese. La donna si e messa a urlare disperatamente ed è riuscita a fuggire. Probabilmente l'assassino voleva uccidere anche lei. La donna è ora il testimone chiave che potrebbe consentire di chiudere il caso. Ai carabinieri ha fornito una dedizione che non corrisponderebbe a quella dell'identikit fatto la scorsa settimana sulla base delle descrizioni fornite da Luca Nobile, il giovane attualmente in carcere e accusato dei primi tre omicidi. Ha parlato di un uomo alto circa un metro e 85, biondo ma stempiato, con una barba corta, tra i 35 e i 40 anni di età. Gli inquirenti starebbero comparando questa descrizione con quella che fu fornita due anni fa da un giovane meranese, Alexander Larch, che proprio in centro storico fu ferito a coltellate da un uomo alto, biondo e con la barba che non fu mai rintracciato. Paolo Vecchiolini e la fidanzata dovevano sposarsi tra poco, ha raccontato la donna, e proprio ieri, poco prima del delitto, erano stati a vedere un appartamento da affittare (altra analogia con il primo duplice delitto). Al momento dell'omicidio stavano andando al ristorante. Nel commissariato di polizia di Merano sono state portate nella tarda serata di ieri varie persone che assomigliano alla descrizione fatta dalla donna. Il luogo del delitto è vicino alla «passeggiata d'inverno», dove caddero le prime due vittime di quello che ormai qualcuno chiama «il mostro di Merano». Erano le 19,30, allora. Il buio era appena calato sulle vie silenziose, in giro c'era pochissima gente. Sei giorni dopo, un colpo sparato alla testa dà distanza ravvicinata uccideva Marchioro. Uno scomodo testimone da eliminare, pensarono gli inquirenti. Erano le 20,12, stessa pistola. E ancora una calibro 22, dalle prime rilevazioni, avrebbe sparato ieri sera alle 20,35. La frequenza dei delitti ha una sinistra coincidenza con il calo di interesse da parte dei mezzi di informazione. Il sostituto procuratore di Bolzano Guido Pispoli, che abita a Mera- no, ufficiali dei carabinieri e il capo della mobile della questura di Bolzano, Alexander Zelger, che in questi giorni era a Merano per le indagini in corso sugli altri delitti, sono subito accorsi in piazza Duomo. E' poi arrivato anche il sostituto procuratore di Bolzano Paul Ranzi, il magistrato che ha condotto le indagini con il collega Curio Tarfusser. In città è in corso una vera caccia all'uomo, con un migliaio di agenti, unità cinofile e un elicottero che volteggia sul centro storico. L'avvocato Claudio Antonucci, il legale di Luca Nobile, giunto in piazza Duomo ha detto che il nuovo delitto conferma la sua tesi «dell'esistenza di un folle» che si aggira per Merano ammazzando le persone. «Il nuovo delitto scagiona Nobile e dimostra che il suo arresto è stato quanto meno affrettato, e la conferma da parte del gip quanto meno superficiale. Chiederò di nuovo la scarcerazione», [r. cri.] All'omicidio ha assistito la fidanzata Le urla della donna hanno fatto fuggire l'assassino «

Luoghi citati: Bolzano, Merano, Quarto