«Il sogno di Rabin si realizzerà»

«Ma il sangue scorrerà ancora» «Ma il sangue scorrerà ancora» «Il sogno di Rabin si realizzerà» La vedova Leah: la pace più forte delfanatismo UNA DONNA CONTRO L'ODIO BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Non illudetevi, per quanto ebrei e palestinesi possano fare per evitarlo, i kamikaze dell'Islam colpiranno ancora. «Mio marito lo sapeva, e tuttavia diceva che bisogna trovare la forza di andare avanti sulla via della pace». Chi parla è Leah Rabin, vedova dell'uomo che, assieme a Shimon Peres e Yasser Arafat, ha avviato un processo che molti israeliani in queste ore ritengono troppo rischioso: la pace tra ebrei e palestinesi. Ieri, due giorni dopo l'attentato che è costato la vita a 26 persone, Leah Rabin è stata ricevuta alla Commissione europea, poi da re Alberto e Paola del Belgio. Tra poco Israele andrà alle urne. Che effetto avrà la bomba? «E' difficile dire, perché ora l'opinione pubblica è sotto shock, vive sotto l'eccitazione del dolore. Il terrorismo però va avanti da molto tempo, e anche se 26 persone innocenti sono state uccise, credo che tra due, tre settimane Israele avrà superato anche questa tragedia. Quando mio marito ha avviato il processo di pace sapeva bene che ci sarebbero stati tentativi di interromperlo. Purtroppo questi attentati terroristici sono il prezzo di un evento storico di enorme portata: la pace. E' per questo che secondo me neanche attentati così terribili riusciranno a fermare la storia». Eppure dopo l'attentato la popolarità del governo laborista è crollata di dieci punti... «Credo sia una reazione temporanea allo shock dell'attentato, al dolore per la morte di tanti innocenti. E' come dopo l'assassinio di mio marito. Secondo me è ingiusto fare sondaggi in queste condizioni, perché quando si vive una tragedia è difficile dare risposte razionali. La nostra gente però ha sete di normalità, e credo che il treno della pace sia vicino alla meta». E se invece le bombe lo facessero deragliare? «Cosa vuole che le dica? Spero che non accada... Non deve accadere, sarebbe una tragedia, abbiamo sperato nella pace per tanto, tanto tempo». Arafat ha condannato l'atto di «cieco terrorismo». Cosa altro possono fare i palestinesi? «E' già un bene che abbiano condannato quest'atto con termini assai più decisi che in passato. Ma come ha detto il primo ministro Peres, devono e possono fare molto di più per evitare queste tragedie. Non voglio dire però che gli attacchi suicidi possano essere fermati, perché per quante misure di sicurezza si possano prendere, non esiste alcun metodo certo per evitare questo tipo di terrorismo. Lo si è visto anche a Londra e Parigi. Bisogna pensare che siamo di fronte a giovani disposti a perdere la propria vita uccidendo degli innocenti: bisogna essere coscienti del rischio e, come dice¬ va mio marito, dire che queste azioni non ci faranno tornare indietro». Accetterebbe un ruolo nella campagna elettorale? <(Anche se volessi non potrei, perché il termine per la registrazione dei candidati è già scaduto. Ma comunque non è questo il mio ruolo. Io sono stata compagna di mio marito per 47 anni, ho sempre cercato di sostenerlo, ma non so neanche se ora ho il diritto di continuare la sua lotta. Quello che so di poter fare è continuare a vivere la mia vita nell'ombra di mio marito, che era un gigante. Ora che è morto non avrebbe senso fare da sola. Non sono candidata e non lo sarò». Fabio Squillante

Persone citate: Alberto, Arafat, Fabio Squillante, Leah Rabin, Peres, Rabin, Shimon Peres, Yasser Arafat

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Israele, Londra, Parigi