«Subito i contratti pubblici»

Ma la Cgil contesta la proposta di aumenti di 50-55 mila line mensili LAVORO Ma la Cgil contesta la proposta di aumenti di 50-55 mila line mensili «Subito i contratti pubblici» L'Aron mette in campo3400 miliardi ROMA. Chiudere prima delle elezioni le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro del parastato e della sanità, e concedere un aumento, a partire dal primo gennaio '96, di 50-55 mila lire. Lo propone ai sindacati Carlo Dell'Aringa, presidente dell'Aran, l'Agenzia per il pubblico impiego. «Le prime due riunioni - spiega a margine della presentazione del rapporto Iseo - sono state di tipo interlocutorio. La prossima settimana proporremo ai sindacati un affondo per vedere se è possibile chiudere le trattative prima delle elezioni, così da passare poi alla scuola». Nessuna novità sul fronte dei fondi disponibili: «Le risorse sono quelle che sono - spiega Dell'Aringa - adesso si tratta di definire ulteriori margini con il governo». Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego non potrà comunque avvenire sulla base del «pieno recupero dell'inflazione». Secondo il presidente dell'Aran, che ha quantificato in 1700 miliardi la somma a disposizione per il rinnovo dei contratti del comparto statale e in altri 1700 miliardi la cifra destinata al parasta- to e ai comparti della sanità, degli enti locali e della ricerca, ci srpbtrebbe accordare per un aumento di «50-55 mila lire da primo gen-' naio '96. I sindacati vogtìòno iiri'; incremento salariale di 70-75 mila lire. Vedremo». E del resto, dice ancora Dell'Aringa, «anche nel rapporto dell'Iseo si sottolinea che, ad esempio, per il contratto dei chimici non è stato concesso più dell' 1,5% di aumento». A Dell'Aringa replica il segretario confederale della Cgil Alfiero Grandi, che giudica «un saggio proposito» chiudere la trattativa per il rinnovo del secondo biennio contrattuale del pubblico impiego prima delle elezioni. Questo, a suo giudizio, è «l'unico modojper impedire eljieJa materia contrattuale venga sottratta. aUe,>^i|^fctLtQ'e competenze delle parti évdwéngà oggetto e terreno di lògiche estranee al corretto confrontò sindacale». «Ma il tempo a disposizione è poco - sostiene in una nota -, se davvero l'Aran vuol chiudere prima delle elezioni, deve presentarsi ai prossimi incontri per parastato e sanità con proposte concrete e credibili, altrimenti si determinerà l'apertura di una fase di lotta in tutto il pubblico impiego. In questo caso, l'Aran si assumerebbe una grave responsabilità, .visto che i chimici e le Poste hanno chiuso positivamente». Il sindacalista chiede all'Aran di «dimostrare coraggio e praticare maggiore autonomia negoziale» ricordando che «per i dipendenti pubblici, al contrario dei privati, è prevista una sola contrattazione decentrata, i cui costi sono compresi quasi totalmente nei costi del contratto nazionale». «Alle condizioni indicate dall'Aran conclude - proporre 50.000 lire il mese vuol dire fare melina». li segretario confederale della Cgil Alfiero. Grandi

Persone citate: Alfiero Grandi, Carlo Dell'aringa

Luoghi citati: Roma