Alitalia, torna il sereno di Roberto Ippolito

Riprende la trattativa. Il titolo (+8,3%) decolla in Borsa Riprende la trattativa. Il titolo (+8,3%) decolla in Borsa Alitoliq, torna il sereno Sciopero revocato, oggi si vola ROMA. Una giornata positiva. Molto positiva. Una volta tanto c'è un po' di serenità anche per l'Alitalia. Il presidente del Consiglio Lamberto Dini ottiene dai sindacati, ricevuti ieri mattina a Palazzo Chigi, la sospensione dello sciopero di tutto il personale dell'azienda programmato per oggi: dalle 10 alle 18 l'attività della compagnia di bandiera si sarebbe paralizzata. Dopo mesi e mesi di tensioni, Dini avvia la distensione grazie a un doppio annuncio, dopo il rituale invito al «senso di responsabilità». Il presidente del Consiglio fa sapere innanzitutto che convocherà Domenico Cempella, fra qualche giorno nominato, amministratore delegato dell'Alitalia, e l'Ili, azionista di maggioranza. E quindi metterà tutte le parti intorno al tavolo per sviluppare il dialogo sul piano di risanamento. Nella stessa mattinata di ieri, il presidente dell'Iri Michele Tedeschi è già ricevuto a Palazzo Chigi: qualcosa si mette subito in movimento. Tanto che in Borsa continua la salita delle azioni Alitalia, in corso da qualche giorno: l'aumento delle quotazioni di ieri è addirittura pari all'8,32%. «Il negoziato - commenta il segretario confederale della Cgil Walter Cerfeda - è partito con il piede giusto: Dini ha sgombrato il tavolo dalla preoccupazione di un ridimensionamento della compagnia e di tagli all'occupazione». Con l'imminente insediamento di Cempella, la discussione sul futuro dell'Alitalia in teoria riparte da zero. C'è un nuovo manager, ci possono essere nuove strategie. Ma restano le difficoltà, i conti che non tornano, i debiti alle stelle. In questa situazione non è certo agevole mettere tutti d'accordo e dare alla compagnia quella pace interna necessaria per tentare il rilancio. fe*gg i - Dini, afferma il segretario confederale della CisfeèuJ «garante di quest'ultimo tentìàtìSSlper^lvare l'Alitalia». Il presidente defuonsiglio giudica un contributo serio 0 protocollo d'intesa predisposto unitariamente da otto sindacati che operano all'interno dell'Alitalia, basato su quattro punti: definizione di un piano di sviluppo, aumento di capitale, tregua sindacale per diciotto mesi, aumenti retributivi in questo periodo legati al tasso di inflazione programmata. Il protocollo non è stato accettato dal presidente Renato Riverso che ha gestito l'azienda da ottobre, cioè da quando è stato silurato l'amministratore delegato Roberto Schisano. Cempella (che proviene da Aeroporti di Roma) come si muoverà? Uno dei punti caldi è l'aumento di capitale, attraverso il quale in futuro i dipendenti potrebbero acquisire azioni. Dini, come riferisce il responsabile del trasporto aereo della Fit Cisl Silvano Barberini, «ha giudicato positivamente l'eventuale ingresso dei lavoratori nell'azionariato». Ma questo dovrebbe avvenire «solo in un secondo momento, dopo la prima fase di ricapitalizzazione». E comunque non è decisivo sul piano finanziario. Fra l'altro i sindacati ora chie- dono un aumento di capitale ben più consistente di quello immaginato finora. «Per rilanciare l'Alitalia servono 2500 miliardi di cui 1500 li mette l'Ili e altri mille vanno trovati sul mercato» sostiene il presidente dell'Anpac Augusto Angioletti. Da tempo si parla invece di 1500 miliardi, ma con questa somma - afferma Paolo Brutti per la Filt Cgil - «si riesce a malapena a raggiungere un equilibrio patrimoniale»; aggiungendo mille miliardi si può favorire «l'allargamento degli investimenti». Per procedere all'aumento di capitale, Tedeschi ha ripetutamente chiesto la pace aziendale. Fra l'altro anche l'In deve fare i conti con una pesante situazione finanziaria. E per poter coinvolgere altri investitori nell'operazione, deve mettere in moto un piano di risanamento credibile. Il «senso di responsabilità» invocato ieri da Dini nell'incontro con i sindacati è la «condizione necessaria» secondo il presidente del Consiglio «per il superamento dell'attuale momento di crisi in cui versa l'Alitalia». Racconta il segretario generale della Uil-trasporti Sandro Degni: «Dini è parso molto determinato; ha assicurato che il governo intende riprendere in mano la vertenza e condurla in porto, ma ha anche detto che questo Paese, nel caso non si realizzasse nulla di concreto, può fare a meno della compagnia di bandiera». L'unica voce critica è quella della Cisnal-trasporti. Per il segretario Paolo Segarelli, «da parte del governo non sono state date indicazioni precise sul ruolo che la com-, pagnia dovrà avere». ..->■?-:;. t Roberto Ippolito LE COMPAGNIE AEREE IN EUROPA [RISULTATO ANTE IMPOSTE IN MILIARDI DI LIRE FINE 1995] IBERIA** ALITALIA" AIR FRANCE** Risultato di nove mesi Dati non definitivi

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