Pavarotti, scene da un divorzio

Pavarotti, scene da un divorzio Adua non perdona la fuga d'amore del tenore con la segretaria Pavarotti, scene da un divorzio La moglie scrive: la nostra unione è al tramonto LA FINE DI UN SODALIZIO MODENA IPENSACI, Luciano. Il fuoco dell'amore che oggi sembra renderti euforico può riservarti solitudine e infelicità. Sei all'età del tramonto...». Adua Pavarotti tende la mano al marito che non più tardi di una settimana fa si è fatto fotografare mentre, al sole delle Barbados, bacia la giovane segretaria-amante. Tende la mano ma non riesce a nascondere l'amarezza e la rabbia per la privacy violata. Lo fa con una lettera affidata al suo legale, il modenese Calisto Fornero. La signora Pavarotti è all'estero, tornerà la settimana prossima. Per lei parlano 40 righe al curaro con le quali invita il marito a una maggiore riservatezza e gli ricorda che lasciare la strada vecchia per quella nuova, a 60 anni e alle soglie della «pensione» artistica, può essere pericoloso. Luciano sembra aver perso la testa per una ragazza di 26 anni, Nicoletta Mantovani, che si dice voglia dargli un figlio. Adua mette sulla bilancia i «sentimenti antichi, radicati, collaudati», i «rapporti umani sicuri, competenti, fidati» che lei rappresenta. Un porto sicuro dove ormeggiare, quando all'orizzonte si inizia a intravedere la fine della navigazione. La signora Pavarotti, insomma, non si dà per vinta. E se, forse in un impeto di rabbia, ha cancellato il nome di Luciano Pavarotti dal campanello di casa (ora nel villone hollywoodiano di Saliceta, alle porte di Modena, c'è scritto solo Adua Veroni], lascia comunque aperta la porta. Per la prima volta, dopo tanti veri e falsi scoop sugli amori extraconiugali del tenore (attrici, segretarie e chi più ne ha più ne metta), esce allo scoperto. «Le voci che si susseguono, si rincorrono, si intrecciano non mi sorprendono, pur essendo la famiglia scossa dal disagio per l'atteggiamento che sta assumendo un uomo di successo verso sentimenti che, se veri, dovrebbero pur sempre rimanere nella sfera del privato». Eppure rospi ne deve avere ingoiati, la povera Adua, se arriva a scrivere che «mio marito, come ogni uomo e in particolare quelli di successo, di occasioni e atteg¬ giamenti affettuosi nella sua vita ne ha avuti molti. Atteggiamenti che, però, ha sempre saputo gestire con oculatezza, e giustificare». Ma questa volta Pavarotti non solo non si nasconde, ma evidentemente non si «giustifica» nemmeno. Anzi, ostenta euforia. «Devo dire che questa volta, forse per l'età e il tipo di aggressione subita, è condotto a comportamenti che lo possono far accedere a un punto di non ritorno e a scelte che gli auguro felici, ma che una valutazione reale mi fa pensare potrebbero condurlo, dopo un'iniziale euforia, a una situazione perigliosa e dolorosa». Evita accuratamente di pronunciare la parola «divorzio», la signo¬ ra Adua. Un atto che, evidentemente, spera ancora di poter evitare, dopo 35 anni di matrimonio. Nell'interesse di Luciano, prima di tutto. «Per ogni persona infatti, come il cammino della vita, anche quello del successo finisce, e quando sorge il tramonto la sensazione del limite e della solitudine che colgono soprattutto le persone di successo devono essere supportate da sentimenti antichi, radicati, vorrei dire collaudati». Cioè dalla fedele moglie-manager, compagna da una vita. Poi arriva un'altra stoccata al tenorissimo: «Spero che pensi che il successo, soprattutto la "sua" fatica, è il risultato di un grande gioco di squadra, di rapporti umani sicuri, competen¬ ti, fidati». Come può pensare, Big Luciano, di dare un calcio a tutto questo? «Egli - incalza la moglie perderà tutto questo e dovrà costruire il nuovo, che certamente gli è promesso migliore, ma da... 60 anni in poi dovrà verificare se è vero». Rifletta il «maestro», che i bene informati dicono essere intento, in questo periodo, alle «grandi manovre» patrimoniali in vista del divorzio. Un divorzio miliardario, tra introiti professionali e proprietà mobiliari e immobiliari. Su questo punto, però, donna Adua non si lascia andare a confidenze, anzi smentisce decisamente: «Le solite notizie che attengono a immensi patrimoni e a liti di sparti¬ zioni o a iperboliche richieste hanno la consistenza di pure fantasie giornalistiche. Che dica il vero lo confermerà, in ogni caso, la storia futura anche perché io e mio marito, da sempre, abbiamo previsto e attuato la separazione dei rispettivi patrimoni». Su questo punto, comunque sia, la signora Adua può dormire sonni tranquilli, visto che è risaputo che la «cassaforte» di famiglia è sempre stata lei. Lei, la «mente» della holding-Pavarotti, la manager attenta e parsimoniosa, l'amministratrice smaliziata. Un'altra buona ragione per rifugiarsi nel suo «porto»? Raffaella Quaquaro Il nome del cantante scompare dal citofono della villa di Modena «La passione di oggi ti darà la solitudine» 996 IL TESORO DELLA COPPIA PATRIMONIO IMMOBILIARE Villa hollywoodiana a Salicela San Giuliano (Modena) Interi palazzi e porzioni di edifici nel centro storico di Modena Circolo ippico «Club Europa 92» vicino a Modena Villa con piscina a Pesaro Appartamento in centro a Bologna • Appartamento a Montecarlo, dove ha la residenza fiscale • Appartamento a New York, Central Park SOCIETÀ' • Agenzia teatrale per giovani cantanti «Stage door» • Cooperativa agricola «Le campagnole» (nel centro ippico di Modena) CONCERTI E ROYALTIES SU DISCHI • Cachet per esibizioni private 200 milioni • Concerti negli Usa: 40 da 200 milioni l'uno • Impegni fino al Duemila per 50 miliardi Alla moglie Adua appartengono • Finanziaria «Sporting» • Società «Iride» e «Schola cantorum» Da sinistra, Nicoletta Mantovani, Pavarotti con la moglie Adua e il bacio tra il tenore e la segretaria. In basso, altri momenti della vacanza alle Barbados [PER GENTILE CONCESSIONE 01 -CHI-]