«Il carabiniere ha ucciso per follia»
«Il carabiniere ha ucciso per follia» Vìbo Valentia, l'altra pista su cui si indaga è quella di vecchi rancori in caserma «Il carabiniere ha ucciso per follia» Un bambino ha visto la scena del delitto-suicidio VTBO VALENTIA. Il bambino, attorniato dai suoi compagni di gioco, in una stradina di Rombiolo, rivive il dramma di cui è stato testimone come se stesse raccontando un fatto qualsiasi: «Stavamo facendo una partita a pallone e con noi c'era anche il più piccolo dei figli dell'appuntato Frazzini. Abbiamo sentito dei colpi, uno di fila all'altro. Per curiosità ho lasciato i miei amici che stavano giocando e sono andato verso la piazzetta e poi verso il bar. Vedevo gente che correva e sentivo gridare. Ho visto a terra l'appuntato. Poi l'altro che piano piano si è inginocchiato e si è sparato un colpo alla testa». Il bambino ha circa dieci anni, le parole gli escono spontanee. Non aggiunge altro al suo racconto, se non che il figlio di Frazzini, arrivato tra i primi, ha visto il padre in terra ed è scoppiato a piangere. Rombiolo ancora non si è sciolta dal nodo dell'angoscia che la vicenda di Tommaso Casaraona e del suo collega. Amico Frazzini, ha calato su questa cittadina del Vibonese. In paese tutti dicono un gran bene di vittima e carnefice, che per gli abitanti di Rombiolo sono accomunati nell'identico giudìzio: carabinieri, gente per bene e per questo quello che è accaduto non ce lo spieghiamo. Forse nemmeno gli investigatori se lo spiegano ancora ed è per questo che le indagini non hanno avuto un attimo di tregua da domenica sera, da quando Tommaso Casaraona ha ucciso a colpi di mitraglietta il suo collega. Né le deposizioni dei titolari del bar dove fino a pochi minuti prima della sparatoria erano stati i due carabinieri ha dato impulso all'inchiesta. La versione è identica: sono stati al banco, hanno consumato, hanno parlato nella massima normalità. Poi invece quando i due sono usciti e Frazzini si è diretto verso la Uno di servizio, Casaraona lo ha chiamato. L'appuntato Frazzini si è guato e si è preso in petto una scarica di MI2. Poi l'assassino ha rivolto la pistola alla tempia e s'è sparato. Tutto in pochi secondi. Ma le cause restano avvolte nel mistero. I colleghi dei due militari stanno controllando le pratiche di ufficio e gli ordini di servizio per capire e sbrogliare un enigma dai contorni nebulosi. Casaraona e Frazzini non avevano mai avuto screzi. Ma la verità può avere molte facce e se è vero che i due non si frequentavano al di fuori del lavoro, che abitavano addirittura in paesi diversi seppure vicini, il motivo che ha scatenato la tragedia riporta al lavoro, anche perché l'ipotesi della follìa è buttata lì, quasi a volere tutelare la memoria di chi è morto. Una pista è quella che Casaraona potrebbe aver nutrito del rancore nei confronti del collega più anziano ma soprattutto più alto in grado. Un rancore - forse provocato da un atteggiamento non accettato - che avi ebbe scatenato una reazione repentina e inattesa e che dev'essere maturato in modo viscerale nell'anno in cui i due sono stati assieme in servizio nella stessa.caserma. Ma su questo i carabinieri non vogliono du- nulla. I rapporti tra di loro, per quanto ne sappiamo, sostengono gli investigatori, erano quelli normali. Quelli normali che ci sono tra commiUtoni. Diego Minuti L'appuntato dei carabinieri Amico Frazzini è stato ucciso dal collega col quale lavorava da un anno in caserma
Persone citate: Amico Frazzini, Diego Minuti, Frazzini, Tommaso Casaraona
Luoghi citati: Rombiolo
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