«Massimo, ricordati di noi» di Alessandro Mondo

«Lo ripeto: Bossi sciolga il parlamento di Mantova o non avremo nessun rapporto» «Massimo, ricordati di noi» VArcigay: ci devi un omosex in Parlamento VECCHIE CARO D'Alema, se è vero che ogni promessa è debito, mi raccomando, onora la tua, adesso che ferve la campagna elettorale: eleggi un omosessuale nelle file del tuo partito. A tirare per la giacca il segretario del pds é Franco Grillini, presidente dell'Associazione Arcigay e Arcilesbica, autore di una lunga lettera aperta indirizzata a Botteghe Oscure. Di che si tratta? E' trascorso un anno da quando D'Alema e una delegazione dell'Associazione (guidata, fra gli altri, dallo stesso Grillini e da Paolo Hutter, consigliere comunale a Milano) si incontrarono al Bottegone per confrontarsi sull'ampiezza assunta dalla questione omosessuale nel Paese e più in generale sulla problematica politica legata ai «diritti civili» degli omosessuali. Per la cronaca, l'appuntamento faceva seguito ad un'intervista rilasciata dal leader della Quercia a Famiglia Cristiana, intervista nella quale si affrontavano i temi della bioetica, compresi i diritti degli omosessuali, la questione delle «adozioni» e della famiglia gay. Sorpresa: proprio allora emerse che le posizioni del segretario non erano nella sostanza «incompatibili» con le richieste del movimento gay, anche se il modo e i toni con cui venivano espresse risultavano «alquanto indigesti al movimento». Da qui le proteste degli aderenti e l'invito a un confronto diretto. Non solo. Approfittando dell'occasione «per cercare di spostare sulla sinistra, e in particolare sul pds, un'area elettorale valutabile tra i 500 mila e i 700 mila voti ti facemmo presente che era necessario un impegno del pds stesso in due direzioni - si legge nella lettera -: la prima era quella del sostegno alla legge per il riconoscimento delle famiglie di fatto; la seconda quella dell'elezione nelle liste del partito di un parlamentare espressione dell'Associazione, parlamentare che si impegnava poi a rappresentare una volta eletto l'insieme delle problematiche dell'associazionismo e del volontariato, in particolare quello laico e di sinistra». Proposte che D'Alema mostrò di condividere, impegnandosi a tenerne conto a tempo debito. «Facciamo patti chiari - esordì il leader -, il parlamentare in questione deve dare i soldi al partito, votare il governo, e i. • occuparsi solo dell'Arcigay, ma dell'insieme dell'Associazionismo». Benissimo, fu la risposta, arrivederci alle prossime elezioni. Questi i precedenti. Oggi che le elezioni sono arrivate per davvero, i contraenti del «pat¬ to» verbale attendono soddisfazione. Tanto da giudicare opportuno rinfrescare la memoria del segretario, a un anno di distanza, sulla disponibilità allora dimostrata. «E' impensabile che una forza come il pds non si rappresenti anche come punto di riferimento per tutte le minoranze del Paese», considera Grillini. Soprattutto ora, che anche nella destra radicale si comincia a riscontrare una maggiore sensibilità verso queste tematiche. Conclusione: proprio adesso che il totocandidati impazza è tempo di ricordarsi di quella famosa promessa. E soprattutto niente bidoni, caro D'Alema: gli elettori omosessuali attendono una risposta, matita alla mano, in attesa di stabilire quale schieramento privilegiare sulla scheda elettorale. Patti chiari, come si diceva. Alessandro Mondo Il presidente Grillini: poi sosterremo la legge sulle famiglie di fatto Franco Grillini presidente dell'Arcigay

Persone citate: D'alema, Franco Grillini, Grillini, Paolo Hutter

Luoghi citati: Milano