Anche la Zanicchi in corsa

LA ©RANDE CORSA Anche In Zanicchi in corsa Toto-candidati, la Moratti dice no LA ©RANDE CORSA ROMA ON c'è segreto che i palazzi romani riescano a contenere. Meno che mai quello sulle possibili candidature, che sono notizia a metà tra il politico e il gossip. Così alle orecchie dei cronisti arrivano se non definitive liste, almeno l'eco di «nomi» di cui si parla con insistenza, alcuni per essere candidati, altri per non esserlo più. 1 .SOUTl' HOTI. Tranquilli: Alessandra Mussolini sarà candiI data a Napoli per il Polo. Pi- nuna"sua opposizione - pure cir' folata - a questa ipotesi. Sempre nel Polo è stato affidato a Mauizio Gasparri, coordinatore di An, il compitò di corteggiare Pannella perché, anche questa volta, corra con la destra. Meglio fare il direttore di un giornale piuttosto che il peone in Parlamento. E' l'opinione sia di Giuliano Ferrara - che rinuncia così a fare la macchina da voti per il Polo a vantaggio del timone di comando del «Foglio» - che di Sandra Bonsanti, deputata progressista che ha deciso di non ricandidarsi per andare a dirigere «Il Tirreno» di Livorno. NUOVI NEL POLO. Domani verso quest'ora Iva Zanicchi ci farà sapere se accetterà di stare in lista: «Devo pensarci su almeno quarantott'ore» ha dichiarato ieri. Nella rossa Umbria Berlusconi vorrebbe giocarsi una carta forte, spendendo la candidatura di Gianfranco Ciaurro, sindaco «liberal» di Terni (che in caso di elezioni si dovrebbe dimettere). Per Firenze invece si pensa allo storico e consigliere della Rai Franco Cardini. Anche il capitano del Milan, Franco Baresi potrebbe dare man forte al suo presidente. Mentre un no a Berlusconi è venuto da Giovanni Trapattoni. Dal mondo dello sport viene anche l'ex pugile ora missionario, Nino Benvenuti, con simpatie per An. Un altro nome di grido è quello di Severino Antinori, il mago della ginecologia che fa partorire le nonne: correrebbe per Fini. Così come Luca Barbareschi, il bell'attore per il quale voterebbero anche le donne dell'Ulivo. Sembra invece che non saranno ricandidati Mariella Scirea e Alberto Cova. La destra punta su alcuni magistrati, come Nicola Miraglia del Giudice, napoletano e gli ex capo e vice capo di gabinetto di Biondi quando era ministro della Giustizia, i magistrati Gianfranco Tatozzi e Nitto Palma. I NUOVI DELL'ULIVO. Catapultata in un collegio blindato come quello di Torino (per la quota proporzionale), sarà la figlia di Cossutta, Marina, numero due della lista dopo Bertinotti. Ma proprio perché «designata» da Roma, l'operazione è giudicata rischiosa. A parte gli uomini di partito, lo schieramento di Prodi sembra puntare soprattutto sugli intellettuali. Le scrittrici Lidia Ravera, Dacia Maraini e Carmen Llera-Moravia potrebbero finire tutte in collegi sicuri. Quasi per scontata si dà la candidatura di uno scrittore sulla cresta dell'onda come Antonio Tabucchi, mentre ha già detto di no il suo collega Vincenzo Consolo. Con interesse si guarda anche agli eroi che si sono battuti nell'agone della Rai: Tullio Gregory è tra i papabili per un seggio, così come l'ex direttore della terza Rete Angelo Guglielmi. Si dà per certo invece un collegio a Sandro Curzi, anche lui reduce dalla guerra di Saxa Rubra (e non solo). Dalla tv al cinema: nelle liste di sinistra dovrebbero trovare spazio due giovani registi «laureati» con l'Oscar, come Giuseppe Tornatore e Gabriele Salvatores. Lo sportivo a cui l'Ulivo ha pensato è invece il ginnasta Juri Chechi, consigliere comunale del pds a Prato, ma pare che sia troppo impegnato per le prossime olimpiadi. Con Prodi potrebbe correre anche il giudice napoletano Nicola Quatrano. IL PARTITO DI DINI. Letizia Moratti ha ufficialmente smentito una sua possibile candidatura. E' però assai probabile che il presidente voglia portarsi dietro alcuni uomini della sua squadra, come Rainer Masera e Franco Frattini. Lamberto Cardia, sottosegretario alla presidenza, non ha né smentito né confermato, limitandosi a dire: «Io faccio la mia attività che voi tutti conoscete». Cioè? LEGA. Perso Gianfranco Miglio come intellettuale, la Lega sta cercando di convincere l'editore Mario Spagnol. UN PICCOLO GIALLO. E' nato ieri intorno a Luigi Crespi, direttore dell'Istituto di sondaggi Datamedia. Nelle redazioni dei giornali è arrivato un comunicato, poi rivelatosi fasullo, secondo cui il professionista si apprestava a lasciare la carica nella sua società, per candidarsi con An. Dopo un'ora la smentita. Raffaello Masci Carmen Iiera-Moravia, la Ravera e Dacia Maraini potrebbero accettare le lusinghe de]l!Uliya„ _ 1 AlesK^dra Mussolini _ parlamentare di An sarà ancora candidata a Napoli per il Polo Il Polo ha corteggiato anche Trapattoni Per Carmen Llera vedova di Alberto Moravia si parla di un collegio sicuro nello schieramento di centro-sinistra A sinistra: Giuliano Ferrara che invece rinuncia a correre per il Polo

Luoghi citati: Firenze, Livorno, Mauizio Gasparri, Napoli, Prato, Roma, Torino, Umbria