Soffoca il bimbo con la carta igienica

Giallo a Cagliari: la madre ha lavato il neonato prima di ucciderlo nella notte Giallo a Cagliari: la madre ha lavato il neonato prima di ucciderlo nella notte Soffoca il bimbo con la carta igienica Orrore sul greto di un fiume CAGLIARI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'hanno aiutato a nascere, ripulito, lavato, asciugato. Ma solo per ucciderlo. Era un figlio non desiderato, il frutto di un rapporto inconfessabile, da tenere nascosto. Così gli hanno ficcato in gola sei metri di carta igienica, prima di abbandonarlo nudo nella golena di un fiumiciattolo, il rio Cixerri, non lontano dai piloni del ponte che scavalca il corso d'acqua. C'à delitto e delitto. La cronaca dell'ultimo registrato in Sardegna è al di là del confine della barbarie. E' stato scoperto ieri mattina, intorno alle 10,30, da un pensionato di Siliqua, centro di cinquemila abitanti a una trentina di chilometri da Cagliari. «Ero andato al fiume, con mia moglie, per lavare il furgone», racconta Cesello Pili, 70 anni, mentre la donna, Antonia Acca, lo ascolta angosciata. «Mentre mi avvicinavo alla riva - riprende - ho notato qualcosa per terra: sembrava un bambolotto di gomma, buttato 11 da qualche bambina capricciosa. Ho tirato avanti senza dargli importanza. Per un'oretta, non avevo fretta, mi sono dato da fare con stracci e sapone per lustrare il mezzo. Poi, al momento di andare via, ho notato poco distante un cumulo di mattoni abbandonati ed ho deciso di recuperarli. Volevo utilizzarli per costruire un forno». Per raggiungere i laterizi, Cesello Pili è stato costretto a passare più vicino al «bambolotto». Ed è sobbalzato, aggrappandosi al volante. «Ho visto il cordone ombelicale e il sangue. Ho capito che non si trattava di un giocattolo». Il pensionato ha premuto sul freno, è sceso, si è avvicinato al neonato, ha capito che non avrebbe potuto soccorrerlo e ha dato l'allarme. Sono arrivati i carabinieri, il medico legale: pur in un clima inconsueto di angoscia, gli investigatori hanno avviato le indagini. L'esserino - un maschietto - ucciso e abbandonato, hanno permesso di stabilire i primi accertamenti, era nato qualche ora prima del macabro ritrovamento, nella notte. Qualcuno ha aiutato la ma- dre durante il parto, difficoltoso, come testimoniano le ecchimosi che macchiano il cadaverino. La sorte del piccolo era stata decisa prima ancora che venisse alla luce: era un figlio rifiutato, da cancellare. Eppure, con un inspiegabile gesto di pietà, l'improvvisato ostetrico (un uomo o, più probabilmente, una donna) ha lavato il bimbo. Poi ha trovato la forza di sopprimerlo, soffocandone i vagiti, infilandogli in bocca metri di carta igienica e premendo perché entrasse nella trachea e il poveretto non potesse salvarsi. Erano, pare, circa le quattro. E quasi alla stessa ora diverse persone che abitano nell'ex mattatoio civico di Siliqua, distante alcune centinaia di metri dal luogo in cui il corpo del neonato è stato ritrovato, hanno sentito un cane abbaiare. Ma pur svegliati dagli insistenti latrati non hanno avuto la curiosità di affacciarsi alla finestra per vedere cosa stesse avvenendo. Il trambusto ha impedito all'infanticida di realizzare il piano a lungo studiato: ha scaricato il piccolo quasi fosse un sacco di rifiuti vicino alla riva del corso d'acqua, senza affidarlo alla corrente, come forse si proponeva. Protetto dalle tenebre, si è poi allontanato. L'inchiesta condotta dal pm Alessandro Pili sembra per ora aver girato a vuoto. Gli inquirenti attendono di conoscere i risultati dell'autopsia che sarà effettuata oggi a Cagliari. E nel frattempo hanno avviato controlli negli ospedali della zona. Cercano la madre del bimbo ucciso. Ma non solo lei: qualcuno l'ha di certo aiutata. E' impensabile che qualche ora dopo il parto abbia potuto alzarsi dal letto, raggiungere il ponte e abbandonare il piccolo. Corrado Orandesso ^ ™°ta degli esposti di Aosta per accogliere i bimbi abbandonati

Persone citate: Alessandro Pili, Antonia Acca

Luoghi citati: Aosta, Cagliari, Sardegna, Siliqua