Lettere-spia per il postino di Giorgio Calcagno

Savona, missive fasulle f er verificare se la consegna è regolare Savona, missive fasulle f er verificare se la consegna è regolare Lettere-spia per il postino QUAL è il modo più efficace per far recapitare in tempo le lettere? Curare bene l'indirizzo, con il numero di codice postale. Sbagliato. Aggiungere un francobollo espresso. Sbagliato. Andare a spedire dalla Posta centrale. Sbagliato, sbagliato, sbagliato. Il modo più rapido per far arrivare le lettere è coinvolgere, a sua insaputa - e con suo rischio - il postino. Credevamo, fino a ieri, che il postino fosse quel lavoratore preoccupato soprattutto di salvare le suole delle scarpe e di difendere il fianco dalla pressione della borsa (c'era anche una malattia, chiamata il «fianco del postino», come il menisco del calciatore e il ginocchio della lavan- 9«771122" 176003K daia). No. Il postino, abbiamo scoperto, deve pensare soprattutto ai tranelli contenuti in quella sacca. Non sappiamo se in tutta Italia, certamente a Savona, dove la direzione delle Poste ha preso una singolare iniziativa in favore dei suoi clienti. Ogni tante lettere che il postino deve consegnare ce n'è una finta, una lettera civetta, da lui non riconoscibile, spedita a casuali destinatari per sapere se il portalettere fa il suo dovere. L'uomo della borsa non lo sa, e consegna. Il cittadino che apre legge un singolare messaggio, in cui lo si invita a chiamare un numero riservato per comunicare il giorno e l'ora dell'arrivo. Lo scopo è controllare se qualcuno, stanco di portare tutto quel peso, o per altri meno chiari motivi, non si trattenga la corrispondenza. In caso di infrazioni denunciate, scatta il meccanismo punitivo, sotto forma di multe che saranno detratte dallo stipendio. Il tema della lettera di condan¬ na, consegnata a propria insaputa dallo stesso portatore, ha una tradizione classica, che ha ispirato importanti leggende. Risale a Bellerofonte, l'eroe di Corinto, inviato dal re di Argo a quello di Licia con ima lettera in cui lo prega di giustiziare «il latore della presente». Bellerofonte si salva solo perché il nuovo re apre la lettera solo 10 giorni dopo, quando non può più eseguire la sentenza. Non si salvano, invece, Rosencrantz e Guildenstern, che portano una lettera analoga in Inghilterra, a nome di Amleto. Ma il povero postino di Savona non è tenuto a conoscere la mitologia, e nemmeno Shakespeare. Lui ha soltanto quella borsa, faticosa, che gli batte tutto il giorno contro l'anca, e che vorrebbe alleggerire il più presto possibile, distribuendo qua e là. Anche quelle lettere trappola, per quei destinatari troppo scrupolosi, pronti a fargli rapporto, «nell'interesse degli utenti». Giorgio Calcagno

Persone citate: Shakespeare

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Savona