Alla mamma: io non c'entro di P. Sap.

Le indagini continuano anche in Germania Alla mamma: io non c'entro «Ti ho raccontato tante bugie ma credimi, sono innocente» MERANO DAL NOSTRO INVIATO Lei dice: «Io ho parlato con mio figlio e credo a quel che mi ha detto. Mi ha raccontato che è un abbaglio, che gli sembra di vivere una vicenda lunare. Sono andata in caserma, prima che lo portassero via, povero figlio mio. Diceva: mamma, di bugie te ne ho dette tante, ma stavolta credimi: non sono stato io». Concet¬ ta Sotta, cinque figli. Uno è Luca Nobile. Un matrimonio fallito, un uomo che vive assieme a lei, Antonio Massara. Luca andava e veniva da questa casa affacciata su via Damiano Chiesa e sullo stradone che porta al maso di Marchioro. Signora, suo figlio lo conosceva il povero Berto? «Mai conosciuto, sono sicura. Neppure io l'ho mai conosciuto. Questa è la verità. Tutto il resto sono palle dei giornali». E le aveva mai parlato di questi omicidi prima dell'arresto? «Sì, quando uccisero Marchioro. Era scosso, anche perché il delitto era avvenuto qui vicino: "Non vedo l'ora che lo prendano, quel maledetto", disse. Mi sembrava convinto che l'avrebbero preso, l'assassino. Quello vero, intendo». Lui viveva in casa con lei? «No, era andato a vivere da solo a maggio. Però ogni tanto tornava a dormire qui». Sapeva ch'era stato testimone del primo delitto? «Non so se lui aveva visto qualcosa di compromettente. So però che aveva paura, che alcune sere fa si presentò qui a casa, a mezzanotte, ed era terrorizzato». E perché aveva paura? «Mi ha detto che c'era qualcuno che lo seguiva. Non so chi fosse, non lo sapeva neanche lui. Ma come fanno a pensare che fosse lui l'assassino? I carabinieri sono venuti qui, sabato sera, hanno perquisito la casa per cercare la pistola. Ma non han trovato niente. E' un errore quello che fanno. Un errore madornale». [p. sap.]

Persone citate: Antonio Massara, Berto, Luca Nobile, Marchioro, Signora, Sotta