Florida, trappola per i turisti

Le figlie del dittatore, rientrate in patria con i mariti martedì, avevano ottenuto divorzi-lampo Florida, trappola per i turisti Ennesimo delitto, uccisa un'olandese IL CASO UNO STATO A ALTO RISCHIO LWASHINGTON A tragedia si è ripetuta e adesso si può essere certi che qualunque turista, soprattutto se europeo, ci penserà due volte prima di scegliere la Florida come meta per i lunghi ponti di primavera. Una turista olandese di 42 anni è stata ieri derubata e abbattuta come un cane a Miami mentre era ferma a un distributore di benzina. La sua unica colpa era quella di essersi persa e di avere bisogno di un'informazione. C'era stata una tregua di circa un anno nella sequela di omicidi di turisti in Florida, appena interrotta, un mese fa, dal pestaggio di un ragazzo tedesco di 21 anni. Lo Stato della Florida, che sta perdendo fiumi di danaro per la fuga dei turisti, prende la cosa molto sul serio e continua a mettere taglie, oltre a intensificare la sorveglianza. Ma purtroppo l'eccidio di turisti non si ferma. La donna, che era in compagnia di un amico, era appena scesa da un aereo all'aeroporto internazionale di Miami. Lì i due avevano affittato una macchina, con la quale si prefiggevano di raggiungere la città e poi continuare altrove la loro vacanza. La macchina affittata fu la causa di parecchie morti di turisti circa un anno fa, perché i rapinatori potevano riconoscere le auto dal contrassegno. Le prime vittime furono dei turisti tedeschi e, per un certo periodo, si pensò che la scelta della nazionalità delle vittime non fosse casuale. Ma poi toccò anche a inglesi e una coppia di italiani venne aggredita a Orlando. La pista della motivazione etnico-politica venne abbandonata e si ritornò a fare centro su moventi semplicemente criminali. Il primo passo fu quello di convincere le società che affittano macchine a Miami a rinunciare ai contrassegni, in modo che dall'esterno nessuno possa capire se un'auto sia affittata oppure no. L'idea era questa: i rapinatori riconoscono i turisti dalla macchina e li attaccano perché sanno che chi viaggia porta valori addosso. La xenofobia non c'entrava. Le contromisure messe in opera dalla polizia della Florida sembravano funzionare e, infatti, dopo una decina di omicidi che avevano terrificato l'America e il mondo, gli attacchi erano cessati. C'è però un altro problema: per un turista straniero può risultare piuttosto facile perdersi nel tentativo di raggiungere il centro di Miami dall'aeroporto. E' quello che sembra essere successo ai turisti olandesi attaccati ieri. Non sapendo dove si trovavano e non avendo alcuna idea di quale direzione prendere, i due si erano fermati per chiedere informazioni a un distributore che sta al numero 2200 Nw della 75a strada. La coppia non lo sapeva, ma era finita a Liberty City, uno dei quartieri più pericolosi di Miami. Identificati come turisti, i due sono stati immediamente attaccati da tre giovani di colore, che sono scesi di corsa e armati da una vecchia Chevrolet grigio-blu. Uno dei tre ha strappato la borsa della donna e poi, senza apparente motivo, le ha sparato due colpi al petto. L'amico della donna è rimasto illeso. Trasferita d'urgenza al Jackson Memorial Hospital, la donna è stata definita subito «in condizioni disperate». E' infatti riuscita a sopravvivere per meno di un'ora. La polizia ha messo subito una taglia di.5 mila dollari sui tre rapinatori assassini e si è gettata alla caccia della Chevrolet grigio-blu. Altre taglie sono state annunciate da enti del turismo vari, terrorizzati dalla prospettiva di un'altra stagione turistica disastrosa. Ma anche se i eliminali verranno trovati e presi, tutti pensano che l'attacco al turista sia diventato ormai una pratica affermata in Florida e, arrestato qualcuno, ci sarà sempre qualche altro pronto a prendere il suo posto. Paolo Passarmi

Persone citate: Liberty City