FESTIVAL dei veleni avanti tutta di Marinella Venegoni

Terza serata: i nervi tesi superano la musica, solo la Terza serata: i nervi tesi superano la musica, solo la avanti tutta SANREMO DAL NOSTRO INVIATO Serate spensierate al suono delle nuove canzoni che accompagneranno il '96? Ma quando mai. Nella contesa pre-elettorale e postmorattiana fra Rai e Fininvest, scoppiata grazie al pierino Antonio Ricci di «Striscia», che lavora da astuto psicoanalista sulle parti nevrotiche di Pippo Baudo cercando di fargli saltale i nervi (ci è quasi riuscito), qui sij vive un clima di guerriglia ben poco virtuale e per niente musicale., Solo la diretta tv, la sera, placa gE| animi: se non altro perché son tutti finalmente a lavorare davanti o dietro la telecamera e non hanno tempo di azzuffarsi. Ieri la terza puntata della telenovela festivaliera si è pure felicemente incrociata con la partenza dello Shuttle da Cape Canaveral: sono stati così gentili, laggiù in Florida, da lasciar finire di cantare Enrico Ruggeri prima di accendere i motori. L'esecuzione (di Ruggeri) è stata finalmente perfetta, da superstar come egli in effetti è. Baudo ha avuto l'occasione di far inquadrare iL dirigibile bianco che porta in volo una telecamera nel teatro; ha potuto mostrarlo a Sabrina Ferini che era con lui in abito nero con guépière (una volta si chiamava ventriera); la deliziosa e intelligente creatura parla però come la Sora Cecia. Come farà, nel cinema? Chiunque avesse la stessa pesante inflessione, ma siciliana o piemontese invece che romanesca, non oserebbe nemmeno superare la soglia dei gorilla alTAriston. Bravi, i Neri per Caso. Ogni volta che la si riascolta, la loro canzone «Mai più sola» si rivela più romanticamente frizzante e fresca, con quel sottofondo Anni Sessanta. E che poetico Ron con la ballata che ricorda vagamente un altro suo grande successo, «Piazza Grande». E' vero, le canzoni bisogna riascol- tarle e ormai lo abbiamo fatto abbastanza: il livellò generale sarà meno sconsolante del previsto, ma sempre malinconico. Fanno tenerezza le Nuove Proposte perché tutti si ostinano a far cantare loro canzoni da mezza età: se la tenera Carmen Consoli pare avere qualche numero, Silvia Salemi canta come avesse cinquant'anni, e la quattordicenne Adriana Ruocco sembra già pronta per la «Rotonda» di Red Ronnie. Fanno tenerezza comunque, i debuttanti, perché i media sono talmente presi dalla guerra catodica, che nessuno ha tempo di occuparsi di loro. Ma magari è già nato un nuovo Grignani, o un nuovo Silvestri, senza che nessuno se ne sia ancora reso conto. Stentiamo invece a vedere un futuro artistico per Paolo Vallesi, che pure si affacciò ad una fugace gloria proprio da questo palco ed è qui a cantare come Campione. Sanremo dà, Sanremo toghe. Più che altro, Sanremo è Sanremo. Lo spazio San Benedetto è meritorio. Consente di ascoltare gente che non ha tempo da perdere a gareggiare in un Festival. Ieri attraverso il violino di Vanessa Mae si è compiuto il definitivo scempio di Bach in versione discoteca. A quando, Elio eie Storie Tese in versione sinfonica? Dal Dopofestival Ambra (troppo brava per essere vera, un'adolescenza uccisa dall'auricolare) ha rivolto al padre patron una domanda che tutti si saranno fatti in questi giorni: perché mai tutte queste domande alla Mazza e alla Ferini? S'è capito che è per alleggerire lo spettacolo, ma sarebbe meglio che Superpippo riposasse talvolta la voce. E che si scrivesse la pronuncia dei nomi in inglese: Simply Red si dice Simpli Red e non SimpelRed.... Divina, a proposito, Celine Dion. Ma tanto ormai gli stranieri scolorano con l'arrivo delle classifiche. Domani notte scocca l'ora del vincitore e la curiosità è vivace perché le giurie si stanno rivelando più fantasiose del previsto: scompiglio ha provocato la prima graduatoria dei Big, mettendo in testa Elio e le Storie Tese e solo al nono posto il favoritissimo Al Bano. Un risultato sconcertante, che ha fatto subito nascere una lettura in chiave politica: le elezioni del 21 aprile andranno a favore dei progressisti. Ieri sera, l'esito è stato più rassicurante: poiché la «ggente» ama chi vince, ha rivinto Giorgia. Seguita, non senza sorpresa, da Ron, da 1 Neri per Caso, e da Federico Salvatore Ù cui buon risultato era praticamente scontato. Il bravo Ruggeri arranca solo al sesto posto. Ma altrettanto scandaloso è che Paolo Vallesi preceda Fogli e Bindi, due che hanno elevato tt livello generale. Nella Terra dei Cachi, il segno della classifica è comunque che si sta mettendo faticosamente in moto un processo di disgregazione della classica canzone sanremese. Processo lunghissimo, che lascerà sulla strada morti e feriti: l'elenco delle vittime sarà reso noto sabato. Marinella Venegoni a A sinistra: Pippo Baudo e Ambra Poi, soprar^^ foto grande: Giorgia. Al centro: Enrico Ruggeri qui accanto: Ron e Federico Salvatore

Luoghi citati: Florida, Sanremo