«No all'uso degli stupefacenti come terapia» di R. Cri
«Ne alFuso degli stupefacenti come terapia» Ritirato il provvedimento che prevedeva la distribuzione di farmaci con droghe pesanti ai drogati «Ne alFuso degli stupefacenti come terapia» // Senato cambia idea e boccia l'emendamento di Forza Italia ROMA. L'aula del Senato ha risposto «no» alla possibilità di usare sostanze stupefacenti (quelle comprese nelle tabelle I e II) per la cura della tossicodipendenza. Unica esclusione per il metadone. Così l'aula ha ripristanato il testo del governo annullando l'emendamento approvato l'altro ieri in commissione Sanità che prevedeva che le Usi potessero usare stupefacenti come terapia nella cura dei drogati. L'emendamento presentato dal senatore di Forza Italia Gianvittorio Campus, approvato mercoledì dalla commissione, ieri non è stato neppure posto ai voti e ritirato perchè criticato da un ampio fronte parlamentare. Delusione del Cora, il coordinamento antiproibizionista radicale, per la cancellazione delle norme che permettevano 1» distribuzione di farmaci contenenti droghe pesanti nelle strutture sanitarie. «Avevamo sperato - sottolinea il Cora - che anche in Italia, dopo il voto dell'altro ieri alla commisione sanità del Senato, si potesse aprire una fase nuova nella politica sulle tossicodipendenze. Avevamo sperato che anche da noi si potesse far tesoro dell'esperienza maturata a Zurigo, ad Amsterdam e a liverpool». Ma il Cora sottolinea con disappunto di essersi "illuso". «Ieri mattina - dice - nell aula del senato la solita destra ignorante e moralista e la solita sinistra ipocrita e tartufesca hanno stracciato la possibilità che nel nostro Paese si avviassero programmi sperimentali di distribuzione controllata dell'eroina». Per il Cora la maggioranza delle classe politica ha dimostrato, con il voto «la propria inettitudine, la propria ignoranza, la propria colpevole miopia». Il Cora, che non si illude che alla camera andrà meglio, annuncia il suo impegno fino al 21 aprile perché nel nuovo Parlemanto ci sia una significativa presenza antiproibizionista. «Gli antiproibizionisti del Cora possono togliersi dalla testa che questo Parlamento approvi prima dello scioglimento provvedimenti che prevedano la somministrazione "controllata" di eroina da parte delle Ussl, come avvenuto in commissione Sanità al Senato». Lo afferma il capogruppo dei deputati del Ccd, Carlo Giovanardi, che aggiunge: «Per quanto riguarda il Ccd, non solo non permetteremo il passaggio di questa norma, ma ci impegneremo con determinazione e chiarezza anche in campagna elettorale per un programma che contrasti ogni ipotesi di liberalizzazione delle droghe leggere o pesanti e che sostenga politiche di recupero e non dì distruzione dei tossicodipendenti». Oltre frontiera, intanto, si prende tutt'altra strada. «La Svizzera deve depenalizzare il consumo di tutte le droghe, dall'hashish all'eroina, e legalizzare definitivamente i programmi terapeutici di prescrizione medica di eroina di stato»: queste le proposte presentate ieri a Berna dalla commissione di esperti del ministero elvetico degli Interni. [r. cri]
Persone citate: Carlo Giovanardi, Gianvittorio Campus
Luoghi citati: Amsterdam, Berna, Italia, Roma, Svizzera, Zurigo
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