«Così abbiamo vinto il primo round» di Susanna Marzolla

«Così abbiamo vinto il primo round» «Così abbiamo vinto il primo round» MILANO. «Il tentativo di montare il maxiprocesso alla Fininvest - reagisce con una nota il gruppo non è andato in porto. Il processo rientra adesso nei suoi argini naturali, all'interno del quali sarà possibile dimostrare la correttezza dei vertici del gruppo». Da parte loro Ennio Amodio e Giuseppe De Luca, difensori di Berlusconi, affermano che «non può esservi alcun dubbio interpretativo sull'ordinanza del tribunale, secondo la quale sono estranee ai capi d'imputazione le vicende relative all'acquisto del giocatore Lentini, ai rapporti con i signori Salamon e Koelliker, alla vicenda De Lorenzo-Brancher, all'acquisto di Euromereato, alla operazione Cantieri riuniti, alla operazione Mon- dadori-Formenton, sui rapporti Publitalia-Conaia». «E' inoltre estraneo a questo processo - sottolineano - tutto il filone delle indagini concernenti le società estere. Escono dal processo anche i famosi "libretti" sui quali tanto a lungo si è concentrato, inutilmente, l'impegno investigativo della procura». E ancora: «Resta così un'arma spuntata il teorema del quale l'accusa voleva servirsi per costruire un maxi processo contro la Fininvest. Spetterà ora alla procura l'onere di provare che Berlusconi fosse al corrente di pagamenti imposti per 330 milioni nell'arco di tre anni. Ciò che non potrà fare poiché Berlusconi è del tutto estraneo alle vicende relative alle verifiche fiscali». [r. i.] relativo: tutti invece commentano l'altra parte dell'ordinanza, quella dove si è deciso cosa entra nel processo e cosa no. «Quanto alle prove richieste dal pm - legge sempre Crivelli vengono esclusi i seguenti testimoni e imputati di procedimento connesso...». E giù un elenco che si capisce subito do¬ ve va a parare: ci sono infatti i protagonisti del «caso Lentini»; c'è la storia delle false fatture per Publitalia; c'è la possibile testimonianza su un caso di «lobbismo». C'è, sopratutto, la vicenda dei conti all'estero di Fininvest: «esclusi» funzionari di banca o amministratori di società estere del gruppo «in quanto non è stato dedotto alcun collegamento tra la costituzione, l'utilizzo o la gestione delle società estere e la costituzione di provvista finalizzata ai pagamenti illeciti di cui al presente procedimento». In sintesi: inutile ascoltare tutti questi signori perché non c'è prova che quei passaggi di denaro al¬ l'estero siano serviti a pagare le tangenti ai finanzieri. Applaudono le difese; fa buon viso a cattivo gioco la procura, ricordando che nel fascicolo processuale ci sono centinaia di documenti bancari. Documenti che cercherà in tutti i modi di utilizzare. Non solo: è stata accettata tutta la parte relativa al caso di Massimo Maria Berruti, il consulente Fininvest accusato di favoreggiamento. Accettato il «passi» da cui si dimostra il suo accesso a Palazzo Chigi (Berlusconi era presidente del Consiglio); accettati i tabulati Sip da cui si evince che subito dopo telefonò a un finanziere (per far raccomandare il silenzio sulla Fininvest, secondo l'accusa). Il più soddisfatto di tutti resta comunque Carlo Taormina. E' riuscito a ottene¬ re una cosa che, più del suo valore processuale, ha un valore d'immagine enorme: Antonio Di Pietro, tra non molto, entrerà in un'aula del tribunale di Milano. In un'aula assai simile a quelle dove era stato ripreso infinite volte nel ruolo del «grande accusatore». Entrerà in quell'aula e si siederà davanti al tribunale, con il presidente che gli dovrà leggere la formula di rito: «Lei è indagato in procedimento connesso...». «Indagato»: sebbene le domande saranno indirizzate solo su una vicenda (i presunti «abusi» avvenuti nel carcere militare di Peschiera) già da tempo archiviata dalla procura di Brescia, quella definizione resta. Susanna Marzolla VIALE MAZZINI NELLA BUFERA ROMA IL DECALOGO DI ROSSELLA Un decalogo a uso personale per imporsi il rispetto della controversa par condicio. Se lo è prescritto il direttore del Tg1, Carlo Rossella. Ecco i «dieci comandamenti» del direttore:

Luoghi citati: Brescia, Crivelli, Milano, Roma