Il «ladro» di orfani di Gian Antonio Orighi

Il «ladro» di orfani Il «ladro» di orfani MADRID sempre la sempre la LA mamma è mamma. Anche se ha ab bandonato, forse non senza rimorsi, il frutto del suo grembo in un orfanotrofio dal '41 al '65. E da Pamplona, nella cattolicissima e riservatissima Navarra, un trovatello misterioso, ma non troppo, che rivendica «il diritto naturale di conoscere da chi siamo stati messi al mondo» ha compiuto il miracolo sempre sognato in ogni brefotrofio: far sapere a una cinquantina di «figli di nessuno» chi è la loro «ama». Come riuscire in questa impresa? Una legge garantisce «il diritto all'anonimato per la madre che lascia un figlio in un or- 60 2 2 2> 771122"176003 fanotrofio». E allora un «ladro» ha forzato, nell'agosto scorso, l'ufficio di don Leandro Ibànez, cappellano dell'Ospedale della Navarra, e si è appropriato di due libri in cui figuravano le generalità delle «amas» - quasi sempre ragazze madri -, dei bambini abbandonati nel brefotrofio regionale «Sor Isabel». Poi ha mandato, per posta, a 50 «N.N.» le fotocopie col nome e cognome delle loro genitrici. d h ii i libri ggIl «ladro» ha restituito i libri al sacerdote con una lettera di accompagnamento: «Da restituire a don Leandro». E il sacerdote, che aveva sporto regolare denuncia, ha portato in tribunale il presunto «ladro», Salvador Ochoa Pascual, sessantenne, pensionato, presidente fino a pochi giorni fa dell'«Associazione dei non protetti dell'Orfanotrofio Sor Isabel». Un «trovatello» che ha passato la sua infanzia nel brefotrofio e che un giudice può mandare in galera se le poche righe che accompagnano la restituzione dei due libri sono state scritte di suo pugno. ld pgSalvador non è ancora riuscito a scoprire chi è sua madre. Un anno fa il prete in questione e una suora gh hanno detto che la sua «ama» vive e sta bene. E' molto povero, non ha neppure il telefono, ogni giorno si riunisce con altri trovatelli come lui nel bar di Pamplona «Txoko». E sogna l'incontro con la madre. Dice: «Io non ho rubato quei libri. Ma per anni ci hanno trattato come diversi, come figli di donne di strada, e abbiamo dovuto sopportarlo». Un solo desiderio, una sola speranza: conoscere la madre. Due trovatelli, grazie alle indicazioni date loro dal «ladro», hanno incontrato le rispettive madri e sono stati accolti "a braccia aperte, con lacrime di gioia. Uno, Dionisio, 49 anni, si è presentato a casa della sua «ama», 72 anni: «Scusi, è lei la mia mamma?». E ha ricevuto in risposta un caldo abbraccio. Gian Antonio Orighi Ieri ospite la Turner, microfoni in tilt: Minghi deve ripetere la canzone Sergio Romano CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA RETROSCENA Tutti vogliono qualcosa da Lamberto Filippo Ceccarelll A PAG. 3 Spagna, trovatello infrange il segreto e scopre i genitori di 50 abbandonati

Persone citate: Lamberto Filippo Ceccarelll, Leandro Ibànez, Minghi, Navarra, Salvador Ochoa Pascual, Sergio Romano, Turner

Luoghi citati: Madrid, Spagna