Dini dice «no» al Polo

Il presidente del Consiglio pensa di candidarsi alle elezioni Il presidente del Consiglio pensa di candidarsi alle elezioni Dini dice «no» al Polo Possibile «lista autonoma» con Segni I TECNICI CHE SCELGONO L'ULIVO NON sappiamo ancora se Lamberto Dini accetterà di dirigere con Antonio Maccanico, Gerardo Bianco, Giorgio La Malfa e la benevola assistenza morale di Carlo Azeglio Ciampi una nuova formazione politica che avrà lo scopo di riequilibrare al centro la coalizione guidata da D'Alema, Prodi e Veltroni. Ma i sondaggi e le dichiarazioni degli scorsi giorni compongono un disegno interessante. I grandi «tecnici» della Prima Repubblica rinunciano alla loro tradizionale identità di grandi «commessi dello Stato» e di funzionari prestati alla politica: «scendono in campo» e scelgono di schierarsi a sinistra. E' probabile che il loro esempio venga imitato da altri e che la coalizione guidata da Prodi possa esibire, per le elezioni del 21 aprile, un piccolo Gotha composto da alcuni fra i migliori rappresentanti dell'apparato amministrativo della Prima Repubblica. E' facile immaginare i commenti di una parte della destra. Leggeremo che i poteri forti - il «grande capitale», lo stato maggiore sindacale, la Banca d'Italia e, naturalmente, Mediobanca - hanno deciso di contrastare l'avanzata del Polo delle Libertà e si sono risolti a impiegare nella lotta politica i loro «commessi» più intelligenti e fidati. Leggeremo che queste candidature sono il segno di un disegno strategico, concepito nei salotti buoni dell'economia italiana, per impe- ROMA. Nonostante le numerose voci che circolano, il presidente del Consiglio Lamberto Dini non ha ancora preso una decisione sul suo futuro politico. A Palazzo Chigi si dice che, nelle ultime ore, sono giunte a Dini numerose proposte sulle quali «il capo del governo sta ancora riflettendo». «Una decisione, però, verrà presa in tempi molto brevi», assicura lo staff del premier in carica. Ieri, fra gli altri, anche Silvio Berlusconi ha sollecitato Lamberto Dini a scendere in campo, ovviamente dalla parte del Polo. «Sarebbe contrario alla formazione politica di Dini andare a braccetto con la sinistra. Sarebbe contrario alla sua formazione, alle sue idee, alla sua cultura e, tutto sommato, alla sua storia», ha aggiunto il Cavaliere. Ma Lamberto Dini avrebbe già risposto di no al Polo delle libertà e starebbe meditando di guidare una lista autonoma, a fianco di Mariotto Segni; una lista di centro. Cerniti, Martini e Mascl ALLE PAG. 2,3 E 5

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