Droga in cambio dell'assunzione

Patto tra un marocchino e un odontotecnico di Siracusa residente a Venaria Patto tra un marocchino e un odontotecnico di Siracusa residente a Venaria Droga in cambio dell'assunzione Per ottenere la sanatoria Una manciata di dosi di eroina gratis per avere, in cambio, la lettera di assunzione, imo dei documenti indispensabili per fruire della sanatoria, regolarizzare la propria posizione di clandestino e vivere tranquilli e sereni in Italia. Storia di un falso scoperto quasi per caso dagli agenti del nucleo volanti. Ma anche storia di un marocchino dai molti nomi e di un odontotecnico disposto a tutto per avere, dicono in questura, un po' di eroina. Fatti e vicende raccontate ieri mattina dal questore Giuseppe Grassi e dal dottor Filippo Dispenza. Domenica notte, le 23. Qualcuno chiama il 113: «Correte, c'è un furibondo litigio in strada. Stanno per ammazzarsi. Siamo in corso Vercelli, davanti al civico 82». La centrale manda due volanti, appena in tempo: Mohammed Amara, 27 anni, marocchino, ha in mano un coltellaccio con il quale aveva aggredito due fidanzati, ragazzi di 22 e 23 anni. Un episodio sul quale, per ora, gli inquirenti non raccontano molto. «I due ragazzi dicono di essere stati aggrediti, ma noi pensiamo ad altro», dicono i funzionari. Una storia di droga? Un litigio per dosi non pagate? Ipotesi che sarebbero giustificate dalla figura del marocchino. Non si sa neppure come davvero si chiami. E' già stato fermato più volte e ha sempre dato generalità diverse. E ha molti precedenti, sempre per detenzione e spaccio di droga. Mohammed Amara viene portato in questura. In tasca ha alcuni fogli. Anche una lettera di assunzione: «Il sottoscritto Claudio Bacino dichiara di voler prendere alle dipendenze in qualità di lavoratore domestico presso il mio domicilio torinese Amara Mohammed...». E in calce una firma e un bollo: «Laboratorio odontotecnico..., Siracusa via..., codice fiscale..., partita Iva...». Come mai quella dichiarazione? Amara: «Per la sanatoria, per regolarizzare la mia posizione in Italia». Il vicequestore Dispenza ha avuto un sospetto: qualcosa non andava. E, per far chiarezza, ha svolto indagini. Si è risaliti al signor «Claudio Bacino, odontotecnico di Siracusa». Una serie di sorprese. Falso nome: si chiama Claudio Vaccino. Ha 34 anni. Falso indirizzo: via Zarellato è inesistente. Da qualche tempo il giovane vive a Venaria, presso la madre. E allora si è tornati da Mohammed Amara, nel frattempo arrestato per tentato omicidio nei confronti dei due fidanzatini. E il gio¬ vane marocchino ha raccontato frammenti di verità. Ha detto di non avere nessun documento, di essere andato al Consolato del Marocco a Milano e di aver ottenuto una attestazione di nazionalità : foto, timbri, che certificano le sue generalità. E poi, ha aggiunto, ha cercato di regolarizzare la sua posizione in Italia. A dicembre, racconta, ha conosciuto Vaccino: «Gli ho venduto della droga, siamo diventati amici. Lui era senza lavoro, aveva dei problemi nel pagarmi». E allora la proposta: droga gratis in cambio delle certificazioni e della lettera di assunzione necessarie per la pratica di sanatoria da presentare all'ufficio stranieri. Ora, dice il questore Grassi, l'odontotecnico Claudio Vaccino è denunciato per falso materiale, facendo riferimento a dichiarazione e generalità non vere. Lui nega tutto. Ma dovrà spiegare al magistrato quella lettera rilasciata il 22 gennaio '96, con firma e timbro del suo laboratorio odontotecnico a Siracusa, in via Scala Greca 230. Un falso, per la polizia. «E comunque un episodio isolato», ha detto il questore. Ma, ha aggiunto, «intensificheremo i controlli». Dal novembre 1995, quando è entrata in vigore la legge, sono state presentate in questura circa 6300 domande di sanatoria. Ezio Mascarino ii traffico scoperto dopo l'arresto dell'extracomunitario per aggressione «AZIO N M ATTK«M< ■- .(...... u. 8^4,.<»„:..,* '. *i £ 4 ■ *"|; ih-*»* ife- storne** «*•••• >«.•• "" ^fiiH-:"'W' «&M*C«m£UM^K«tóatkw- JOB- .iì5<!>ì.-*- «untiti >fafj>> «SS» v ..■dSsS&c'"' Claudio Vaccino e il documento di nazionalità del marocchino

Persone citate: Dispenza, Ezio Mascarino, Filippo Dispenza, Giuseppe Grassi, Mohammed Amara