Fido e Micio entrano in anagrafe

Il presidente della Commissione animali: «Cani e gatti nello stato di famiglia» Il presidente della Commissione animali: «Cani e gatti nello stato di famiglia» Fido e Micio entrano in anagrafe Marito, moglie, figlio, Fido, Micia. Così potrebbe recitare in futuro lo stato di famiglia. La proposta è del consigliere comunale verde, Giorgio Diaferia, che vuole porre il problema dell'abbandono di troppi cani e gatti condannati a una vita grama, se non a morte, da padroni incoscienti e crudeli. Nel certificato il «quattrozampe» sarebbe registrato con il suo numero di tatuaggio. Secondo Diaferia, che è presidente della commissione comunale affari animali, riferimento nello stato di famiglia (facoltativo) potrebbe servire anche a censire l'infinità di felini che vivono tra le mura domestiche. Spiega: «In Valle d'Aosta e in Francia i felini si censiscono con un microchip nell'orecchio, questo potrebbe essere un altro modo per ottenere lo stesso risultato». Sicuramente a molti amanti dei morbidi e affettuosi quadrupedi l'inserimento ufficiale nella propria famiglia potrebbe far piacere; sarebbe un modo per rinoscere che anche cani e gatti fanno parte della società. Una analoga proposta è stata presentata a Roma dai verdi. Precisa il capogruppo verde, Silvio Viale: «La proposta è lanciata; adesso occorre studiare i particolari tecnici. Penso che dovrebbe essere obbligatorio altrimenti non si arriverà mai a un censimento felino reale e che l'inserimento sia contenuto in un allegato al certificato». Aggiunge: «Mi rendo conto che questa proposta può far sorridere di fronte ai problemi di Torino, ma anche queste questioni sono impor- tanti». Scettico l'assessore ai servizi demografici, Andrea Prele: «Non credo che la legge lo consenta; devo verificare. In ogni caso io sono assessore ai servizi demografici delle persone e non sono assessore allo zoo. E poi mi interrogo: "Quando nascono i cuccioli, devono essere registrati anche loro?"». Carla De Matteis, dell'associazione vegetariana, non ha dubbi: «E' una proposta provocatoria; le vere questioni sono altre». E inanella un elenco di situazioni gravi sulle quali i volontari intervengono da anni. Dice: «Ogni anno un terzo dei 3 mila cani che entrano al canile mu¬ nicipale muoiono. Arrivano da tutto il Nord-Ovest del Piemonte perché con colpevole incuria i Comuni non si dotano di strutture proprie». Racconta: «Al canile i cani vivono in box di un metro per un metro, senza uscire. Forse nei prossimi mesi riusciremo, dopo anni di battaglie, a entrare al canile con un piccolo gruppo di volontari». Da due anni la circoscrizione 6, unica in città, ha riconosciuto la costituzione di una commissione che si occupa del canile. Aggiunge: «Pare che stiano per partire i lavori per un canile-rifugio dove i cani potrebbero avere più spazio». Questa nuova struttura dovrebbe favorire le adozioni e lanciare campagne contro l'abbandono. De Matteis: «L'educazione culturale è l'unica arma contro l'abbandono: nel quartiere 6 siamo andati nelle scuole a parlare con i bambini, ma per ogni iniziativa servono fondi». Alla Lega italiana per la difesa del gatto la proposta con incontra particolare entusiasmo e non si ritiene che possa servire contro l'abbandono. Grazie a un'opera di diffusione delle conoscenze etologiche del gatto e a una attività di protezione e sterilizzazione delle colonie già esistenti (protette dalla legge) l'abbandono e la persecuzione del gatto sono in diminuzione. Certo è ancora lontano il modello giapponese dove - come ricorda una volontaria della Lega - è stata adibita una piccola isola a ricovero dei randagi. Marina Cassi L'assessore: «Ma io mi occupo di persone non dello zoo» «Così {padroni non li abbandoneranno e faremo il censimento di tutti i felini» I cani abbandonati dai padroni sono sempre di più: la proposta tende anche ad arginare il fenomeno Il presidente della commissione animali del Comune Giorgio Diaferia (verdi) L'assessore ai Servizi demografici di Palazzo civico Andrea Prele è molto perplesso sull'iniziativa

Persone citate: Andrea Prele, Carla De Matteis, De Matteis, Diaferia, Giorgio Diaferia, Marina Cassi, Silvio Viale

Luoghi citati: Francia, Piemonte, Roma, Torino, Valle D'aosta