Sacchi ha deciso No a Vialli e Baggio

Il et azzurro svela i piani per l'Inghilterra e annuncia due bocciature Il et azzurro svela i piani per l'Inghilterra e annuncia due bocciature Sacchi ha deciso No a Vialli e Saggio ROMA DAL NOSTRO INVIATO Le porte della Nazionale sono sempre aperte, dice l'Arrigo che non volendosi confrontare con il buon Dio accetta volentieri il ruolo di S. Pietro. Ma per restare in tema evangelico è più facile che il cammello passi per la cruna d'un ago che Vialli e Baggio trovino un posto tra i 21 convocati per gli Europei. Per i campioni di Juve e Milan si scomoda la par condicio azzurra. Fuori l'uno e l'altro. Rimane uno spiraglietto per il Codino, legato ai prossimi due mesi. Nessuno però si straccerà le vesti se Baggio resterà un Fenomeno malato e spento. Seguirà gli Europei in tv, come Signori che ha già comprato il sofà nuovo per il salotto. E' la caduta degli dei. Sacchi è chiaro persino nel dichiarare di «non essere ancora rimbambito. Per il momento mi considero un allenatore esperto animato dal sacro fuoco dell'intraprendenza». Un Arrigo tonico, sicuro anche nel respingere l'idea del Trap come consulente particolare sulla Germania, avversaria degli azzurri. «Allora - dice - per farmi spiegare i cechi dovrei rivolgermi a Zeman?». Non sia mai. In Inghilterra l'Italia porterà 7 difensori, 7 centrocampisti e 4 attaccanti oltre ai portieri Peruzzi, Toldo e Bucci. Il fatto importante è che nel listone non compariranno gli uomini che hanno segnato un'epoca mentre si fa strada la stella di Chiesa. Di Vialli si sapeva. Ad ogni raduno c'è un cronista che lo ripropone, ma la storia è finita nello scorso settembre, quando il Gi aniucaccio annunciò che avrebbe rinunciato per sempre alla convocazione perché non si sentiva ben accettato dal gruppo. Le spiegazioni private e gli abbracci pubblici non hanno modificato la situazione. «Vialli si è autoescluso - dice l'Arrigo -. Disse di no e ne presi atto perché io sono molto democratico e rispetto le decisioni degli altri, come feci prima della finale mondiale con Signori che mi chiese di non giocare». Quindi il taglio definitivo. «Un ripensamento farebbe scattare di nuovo i referendum tra i tifosi. Basta così. Le nostre strade si sono separate, lui va da ima parte e io dall'altra». Che non se ne parli più. Quanto a Baggio, Sacchi non crede alle voci più drammatiche. «Parlo con i tecnici e i preparatori del Milan e nessuno mi accenna alla possibilità che la sua carriera sia accorciata dagli infortuni. Deve superare questa situazione, mi auguro che possa tornare in tempo per noi». Un'apertura? Mica tanto. «Con o senza Baggio l'Europeo sarà diverso solo per lui, non per la Nazionale che cerca di offrire sempre il meglio e finora c'è riuscita. La squadra è all'altezza delle migliori, cioè l'Olanda, la Germania e l'Inghilterra. Cercheremo di recuperarlo, altrimenti faremo in modo di non rimpiangerlo. Il calcio è andato avanti anche senza i campioni come lui». Che Nazionale sarà? In difesa è quasi tutto deciso: Costacurta, Apolloni e Ferrara i centrali, Maldini e Carboni terzini a sinistra, Mussi e Benarrivo a destra, con la remota possibilità che uno dei due possa essere sacrificato per un difensore più giovane (Panucci, nonostante gli screzi recenti, o Torricelli). A centro- ji a} campo: Albertini, Di Matteo, Di Livio, Del Piero, Conte o Dino Baggio, Eranio o Lombardo, Crippa o Chiesa. «A destra - spiega Sacchi - devo verificare. Eranio e Moriero giocano poco, Lentini quasi mai». Infine gli attaccanti: sicuri Zola, Ravanelli e Casiraghi, il quarto posto potrebbe toccare a Simone o al recupero di Baggio. Anche se l'Arrigo non esclude di poter considerare Chiesa come «punta di scorta, alla Del Piero». «Qualche sorpresa - aggiunge - potrebbe arrivare all'ultimo momento, come fu per Cabrrni nel '78, oppure per Apolloni e Massaro negli Stati Uniti». Modifiche ipotetiche e marginali sulla base di quanto avviene in campionato, anche se certi protagonisti (ad esempio Pretti) non saranno considerati. Oggi intanto si conclude lo stage alla Borghesiana con la partita contro la juniores della Lodigiani. La formazione iniziale prevede: Peruzzi, Mussi, Apolloni, Costacurta, Maldini, Di Livio, Albertini, Di Matteo, Chiesa, Totti e Casiraghi. Tolti gli ultimi tre è la probabile formazione che affronterà la Russia, l'I 1 giugno a Liverpool. Marco Ansaldo «Il bianconero si è autoescluso, ne ho soltanto preso atto: le nostre strade si sono separate Robi? Se non verrà sarà un Europeo diverso: ma per lui» Nella foto grande Baggio e Vialli sorridenti dopo la conquista della Coppa Italia Di fianco, Sacchi: «Non sono rimbambito, le mie scelte sono logiche per il bene della Nazionale»