Dopo-Abele, è battaglia sull'Ice

Popò-Abele, è battaglia sull'Ice Dura replica di Flavio Radice: «Sono problematiche che non conosce» Popò-Abele, è battaglia sull'Ice Moratti propone la riforma del commercio estero ROMA. La battaglia per la presidenza della Confindustria si sposta sul fronte del commercio estero. Gian Marco Moratti ha inviato una lettera ai componenti della giunta degli imprenditori per proporre la creazione di una super istituzione che si occupi del coordinamento e dell'assicurazione delle attività internazionali delle aziende. Una mossa, questa, che ha subito provocato la reazione di Flavio Radice, che da un anno prepara contributo delle imprese alla proposta di legge di riforma dell'Ice. «Non ci siamo - ha detto sono problematiche che evidentemente Moratti non conosce bene». Il petroliere aspirante presidente sostiene che potrebbero bastare pochi mesi per rendere operativo un programma in grado di promuovere le esportazioni e l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Come? Moratti suggerisce di fondere Sace, Simest e l'attività di finanziamento alle esportazioni del Mediocredito Centrale, di ristrutturare l'Ice e di chiudere gli uffici europei e potenziare la rete fuori dall'Ue, di fondere il ministero del Commercio Estero con quello dell'Industria, di rafforzare l'attività di promozione dello sviluppo industriale e di sostegno alle esportazioni, e di creare a livello territoriale dei centri unitari di informazione a supporto delle esportazioni. Radice dice che non è proprio una novità. «Da due anni - afferma il presidente della commissione problemi promozionali di Confindustria - il mondo imprenditoriale si sta adoperando (con soluzioni anche dolorose come la rinuncia alla presidenza con conseguente commissariamento dell'istituto) per la riprogettazione dell'Ice. L'istituto, anche in vista di un rilancio generale e complessivo della promozionale del made in Italy, dovrà infatti inevitabilmente puntare ad una sempre più evidente e manifesta internazionalizzazione dell'intero comparto produttivo e, in particolare, della piccola impresa». Non parla l'altro candidato alla poltrona di Abete, Gian Carlo Fossa, che però sull'argomento si è pronunciato numerose volte in passato. Nel 1994, ad esempio, il presidente dei piccoli industriali ha già suggerito «l'unificazione, laddove possibile, e comunque il coordinamento delle istituzioni in materia, magari attraverso un ministero per il Commercio estero, l'internazionalizzazione e l'industria». Un Minceii che, secondo l'imprenditore, avrebbe dovuto avere scopi analoghi a quello del Miti con una funzione di «sportello unico» per le imprese. Gian Marco Moratti

Persone citate: Abete, Flavio Radice, Gian Carlo Fossa, Moratti

Luoghi citati: Roma