La «Seta» di Baricco debutta in Teatro di Bruno Ventavoli

Una lettura integrale mentre esce in libreria Il nuovo romanzo sarà affidato lunedì sera alla voce di Galatea Ranzi al Valle di Roma La «Seta» di Baricco debutta in Teatro Una lettura integrale mentre esce in libreria I ROMA UTTO in una notte. In un teatro romano. Affidato alla voce di Galatea Ranzi. Il nuovo romanzo di Alessandro Baricco dribbla interviste, anticipazioni, e debutta in palcoscenico in contemporanea con l'uscita in libreria. Si intitola Seta e la storia è top secret. Deve ancora planare sulle scrivanie delle redazioni culturali, ma c'è grande attesa per l'ultima prova dell'autore di Castelli di ràbbia. Il libro, asciuttissimo, cento pagine in corpo grande, sarà sul mercato dalla prossima settimana. La «presentazione» di Seta avverrà con una lettura pubblica e integrale lunedì prossimo al Teatro Valle di Roma) alle otto e mezzo circa. Baricco racconterà come e perché l'ha scritto, poi cederà la voce all'attrice. Ai primi trecento spettatori sarà data una copia omaggio per seguire meglio la lettura. Un debutto curioso, inusuale, in sintonia con l'eccentrica imprevedibilità del suo autore. Le letture romanzesche non sono una novità, dalla Divina Commedia ad Handke, da Frutterò e Lucentini a Joyce, spesso la parola scritta si aggancia all'oralità degli attori. Trova una via rumorosa, pubblica, alternativa al silenzio della lettura individuale. Ma probabilmente è la prima volta che un romanzo viene letto per intero prima ancora di comparire sugli scaffali delle librerie. Il compito di dare fiato alle parole di Baricco è affidato alla giovane, bella e brava attrice Gala- tea Ranzi, scoperta da Ronconi. Molti la possono ammirare in questi giorni sugli schermi nei panni della madre ferita e fragile di Va' dove ti porta il cuore, che la Comencini ha tratto dal bestseller della Tamaro. La Ranzi è anche attesa come protagonista nella Donna Rosita nubile di Garcia Lo rea, che debutterà in marzo al teatro Storchi di Modena, e ha iniziato le prove proprio ieri. Primo omaggio della stagione al grande poeta spagnolo morto sessantanni fa. La regia dello spettacolo è affidata a Ce¬ sare Lievi, tornato in Italia dopo un lungo lavoro all'estero. «Sarà una lettura molto piana, lineare, assolutamente priva di interpretazione», dice Galatea Ranzi, all'uscita dalle prove. «Durerà quasi un'ora e mezzo. Io sarò sul palcoscenico non come attrice, ma come lettrice. Como se stessi leggendo il romanzo a me stessa. E' la prima esperienza del genere che faccio e sono molto incuriosita dall'effetto che può avere sul pubblico un monologo letterario. Avrei ascoltato con piacere, tuttavia, anche l'autore in lettura di se stesso. Credo serva parecchio ascoltare uno scrittore che comunichi a voce alta parole, immagini e idee che ha distillato nel silenzio mentale dell'immag in azione». Di Seta non si sa niente. Alla Rizzoli hanno le bocche cucitissime. Ma il titolo sembra suggerire un legame con l'attività silenziosa dei serici bachi gelosamente allevati in Giappone. E chi ha seguito il romanziere nel suo lavoro degli ultimi mesi, accenna a una storia smerigliata, adagiata su una vicenda vera del secolo scorso. Quel che invece si sa è che è un libro raccontato in uno stile molto diverso dai precedenti romanzi dell'autore torinese. Con una scrittura estremamente asciugata, nata per «sottrazione». L'autore, naturalmente, tace. Si trova a Parigi, dove ieri sera ha partecipato a una cena con il ministro francese della Cultura e l'editore Albin Michel, che ha tradotto Castelli di ràbbia. Chàteaux de la colere trova stabile ospitalità nelle classifiche dei bestseller transalpini e ha vinto lo scorso anno il premio Médicis per la letteratura straniera. Bruno Ventavoli Cento pagine, una trama top secret L'attrice: «Nessuna interpretazione, sarò sul palcoscenico soltanto come lettrice» A fianco Alessandro Baricco Nella foto a sinistra l'attrice Galatea Ranzi

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