Ora sfuma la pista del killer di P. S.
Giallo di Merano Giallo di Merano Ora sfuma la pista del killer MERANO. Cuno Tarfusser, uno dei due sostituti che seguono le indagini sul giallo di Merano, spiega ai giornalisti: «Diciamo che ci sono tre piste importanti. La prima è quella che porta in Germania, al killer che viene dal freddo. La seconda è lo psicopatico. La terza è dell'ultima ora, forse meno fantasiosa. Le indagini privilegiano questa strada, senza escludere le altre due». Quale potrebbe essere la terza ipotesi? Una rapina andata male? I delitti di un drogato, di un balordo? La novità per ora è solo una domanda senza risposta. Eppure, nonostante tutto, l'impressione è che qualcosa potrebbe succedere da un momento all'altro, anche se i colonnelli dei carabinieri Fornasini e Longo smorzano i toni, anche se gli inquirenti ripetono che è ancora presto per ottenere risultati. Tanto per cominciare, qualche certezza c'è. La stessa pistola ha ucciso Hans Otto Detmering e la sua fidanzata Clorinda Cecchetti, e poi Umberto Marchioro. Una pistola che (altra novità) potrebbe non essere la Derringer. E poi, i proiettili usati nei tre omicidi sono tutti rinforzati, altro particolare non irrilevante. Li adoperano così, i bracconieri di queste parti. E' solo un caso? C'è infine una domanda, con una strana risposta. Chiede un cronista a Tanfusser: se fosse stata ammazzata un'altra persona al posto del povero Berto sarebbe stata la stessa cosa? «Sì». Marchioro non era quindi la vittima designata. Il fatto è che nonostante i dinieghi gli inquirenti hanno qualcosa nei falcioni che nascondono ai giornalisti. Tutto comincia a portare lontano dalla Germania. I poliziotti tedeschi se ne sono già tornati a casa. E pure la pista della Bundesbank è sfumata. Si parlò, giorni fa, di una maxitruffa che Hans Otto Detmering aveva contribuito a scoprire. Non era così. Si trattava, in realtà, del caso Jurgen Schneider, un impresario edile che se n'era scappato con un po' di marchi. E l'unica cosa che lo legava a Detmering era soltanto il paese dove abitavano, Koenigstein. L'assassino è di qui. Potrebbe essere un tossico, un balordo che bazzica la passeggiata sul Passirio. Forse un folle. E potrebbe essere un killer in rosa. Una donna che si avvicina alle spalle e spara alla nuca, armata di una pistola da borsetta. [p. s.]
Persone citate: Berto, Cecchetti, Cuno Tarfusser, Hans Otto Detmering, Jurgen Schneider, Longo, Marchioro, Umberto Marchioro
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