la guerra civile nel Grand Old Party

7 Si apre la lunga stagione delle Primarie, gli occhi dell'America puntati sui repubblicani la guerra civile nel Grand Old Party New Hampshire, Buchanan insidia Dole WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il New Hampshire ha parlato e la prima parolina che ha detto è stata beneaugurante per Bob Dole. Dixville Notch, il paesino d'America che tradizionalmente si pronuncia per primo sia nelle Primarie sia nelle elezioni presidenziali, ha espresso a favore di Dole 11 dei suoi 25 voti, onorando Lamar Alexander con un secondo posto. Ma i 30 abitanti di Dixville, tutti dipendenti del Balsams Hotel, dove è stato installato il seggio, non sono rappresentativi di tutto lo Stato, e la minivittoria di Dole ha avuto ieri mattina il semplice significato di una simbolica'curiosità. E la faccia cupa e tesa di Dole nelle ultime ore della campagna elettorale è apparsa come la prova che il favorito tra i candidati repubblicani per la «nomination» attendeva il risultato complessivo del voto con giustificata apprensione. Ancora ieri un sondaggio collocava Pat Buchanan in prima posizione, sia pure con il solo margine di un punto su Dole. Secondo tutti i sondaggi Dole, Buchanan e Alexander erano in sostanziale parità, e ciascuno dei tre avrebbe indifferentemente potuto piazzarsi primo, secondo o terzo. Ma mentre Buchanan e Alexander vinceranno comunque, per Dole mancare la prima posizione sarebbe uno smacco serio. Non va comunque sopravvalutato il peso complessivo del New Hampshire nel processo elettorale americano. Quattro anni fa i giornali spiegavano che nessun candidato è mai arrivato alla Casa Bianca, dal '52 in poi, dopo essere stato sconfitto in New Hampshire. Ma proprio quell'anno venne eletto presidente Bill Clinton, che si era piazzato secondo tra i democratici nelle primarie del New Hampshire dietro Paul Tsongas. Il New Hampshire non è affatto tipico dell'elettorato americano. Si tratta di un milione di abitan¬ ti, prevalentemente conservatori, fortemente anti-fisco e con una percentuale di bianchi pari al 98%. Le primarie del New Hampshire produrranno soltanto 16 dei 1990 delegati repubblicani che il prossimo agosto a San Diego nomineranno lo sfidante di Clinton. E tutti sanno che Dole ha tanti soldi e una tale organizzazione che riuscirà ad arrivare comunque al Supermartedì e alle altre primarie di marzo, quando voteranno gli Stati che contano. Ma quelle del New Hampshire sono da sempre le prime Primarie a essere tenute e, oltre che favorire il processo di selezione tra i candidati, definiscono una prima classifica, che è poi destinata a influenzare sensibilmente le decisioni dei finanziatori. E, poiché nelle elezioni presidenziali americane i soldi sono un fattore decisivo, chi parte forte ha più probabilità di arrivare forte alla fine. Ogni Stato americano si comporta diversamente. In alcuni si svolgono «caucus», cioè assemblee di attivisti di partito, in altre vere e proprie Primarie. Ma le Primarie non sono uguali ovunque. In alcuni Stati possono votare solo gli elettori registrati per un partito o per l'altro, in altri possono votare anche gli indipendenti registrati. In alcuni Stati gli elettori registrati possono votare solo per i candidati del partito al quale hanno dichiarato di appartenere, in altri no. E in alcuni Stati, come il New Hampshire, gli indipendenti registrati possono votare sia per un repubblicano sia per un democratico. Buchanan ha concluso la sua campagna facendo appello alla classe operaia conservatrice timorosa di perdere il posto di lavoro; Alexander ha sfottuto il basso profilo tenuto da Dole negli ultimi giorni; e. Dole, apparso stanco, si è limitato a assicurare di essere l'unico uomo che può tenere unito il partito, [p. p.] Questo voto ha sempre influenzato i finanziatori della corsa verso la Casa Bianca FS1 CIFRE DELLA SFIDA GII ELETTORI HANNO RICHIESTO II CERTIFICATO ELETTORALE 665 MILA PERSONE IL 38% S! E' REGISTRATO COME REPUBBLICANO IL 32% SI E' REGISTRATO COME DEMOCRATICO IL 30% NON HA INDICATO ALCUN PARTITO I CANDIDATI DEMOCRATICI SONO 21 MA NESSUNO PUÒ' BATTERE CLINTON REPUBBLICANI 22: FAVORITI DOLE, BUCHANAN, ALEXANDER IL NEW HAMPSHIRE E'ABITATO AL 98% DA BIANCHI REDDITO PRO CAPITE: 36.000 DOLLARI L'ANNO DISOCCUPAZIONE: Il candidato alla nomination repubblicana Pat Buchanan (al centro col berretto) circondato da giornalisti e telereporter [REUTER]

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