«La mafia disse: votate Forza Italia» IL PENTITO MALVAGNA di R. I.

«La mafia disse: votate Forza Italia» IL PENTITO MALVAGNA «La mafia disse: votate Forza Italia» MESTRE. «Bisogna dire agli affiliati e loro familiari, a quanti conoscevamo, di votare Forza Italia», questa la «confidenza» che il pentito catanese Filippo Malvagna avrebbe ricevuto in carcere, a Catania, nel '93 da Marcello D'Agata, uomo d'onore della «famiglia» Santapaola. «D'Agata disse che nonostante i pentimenti a catena bisognava tenere su il morale, stare tranquilli ha spiegato Malvagna -. Gli amici di Palermo mandavano a dire di stare buoni perché tra un paio d'anni, nel '95, le cose si sarebbero sistemate, sarebbe stato abolito il 41 bis, avremmo ottenuto benefici, sarebbero tornate le scappatoie di sempre, nessuno avrebbe più avuto l'ergastolo». Il teste ha poi osservato di ave¬ re «dedotto da quel messaggio che la strategia di attacco allo Stato aveva dato i suoi frutti, si erano creati nuovi agganci con pezzi delle istituzioni, con la politica. D'Agata sostenne che ci sarebbero state le elezioni e che la nostra salvezza sarebbe stata anche Forza Italia». Rispondendo alle domande dell'avvocato di parte civile Carlo Palermo, Malvagna ha detto che nelle politiche del '92 la sua organizzazione non prese posizione. «Avevano arrestato mio suocero, erano accadute altre cose, non venivano segnalati nomi particolari. Poi ci fu detto di votare Forza Italia, per il partito di Berlusconi, che ci avrebbe tirato fuori da quelle situazioni». [r. i.]

Persone citate: Berlusconi, Carlo Palermo, D'agata, Filippo Malvagna, Malvagna, Marcello D'agata, Santapaola

Luoghi citati: Catania, Palermo