DI CHI SONO LE CHIESE ITALIANE

DI CHI SONO LE CHIESE ITALIANE TRA STATO E VATICANO DI CHI SONO LE CHIESE ITALIANE NON regaliamo chiese al Vaticano»: l'appello lanciato da Italia Nostra per fermare in extremis il trasferimento di proprietà di 114 chiese monumentali dal demanio statale alle parrocchie non può essere confuso con un improvviso sussulto di anticlericalismo. Ma assai grave per il patrimonio artistico del Paese è la decisione che potrebbe scaturire dall'adunanza del Consiglio di Stato, dopo tre anni di rinvìi e di sottili discussioni sulla figura giuridica dell'«ente parrocchia» nonché sui modi di attuare alcuni articoli del nuovo Concordato 1984. L'appello fu sottoscritto già nel gennaio '94 da decine di esponenti della cultura italiana, da Norberto Bobbio e Alessandro Galante Garrone a Sergio Romano e Stefano Rodotà, da Giorgio Bassani e Mario Manieri Elia e Manfredo Tafuri. Oggi ha firmato anche Federico Zeri. * E' in gioco la sorte di monumenti ex conventuali che da oltre un secolo appartengono al patrimonio pubblico anche se destinati al culto. L'elenco comprende chiese di straordinario valore storico e architettonico. A Roma sono 18 e tra queste: Sant'Andrea delle Fratte, Santi Apostoli, San Lorenzo in Lucina, Santa Maria del Popolo, Santa Maria in Vallicella o Chiesa Nuova, San Sebastiano Fuori le Mura. A Napoli Santa Chiara e San Domenico Maggiore (è recente il restauro a spese delio Stato), a Palermo una parte del complesso di Monreale. E poi, quasi tutte nel Centro-Sud, abbazie (quella di Farfa), chiese e cappelle conventuali che rappresentano un'eredità storica non valutabile soltanto dalla fama dei progettisti e dalla presenza di capolavori. Nelle 18 chiese in discussione a Roma hanno operato il Bernini e il Borromini, sono custoditi dipinti del Pinturicchio, di Raf- Mario Fazio CONTINUA A PAG. 10 SETTIMA COLONNA FEDERICO ZERI Cedere quel patrimonio sarebbe un disastro SERVIZIO A PAGINA 10

Luoghi citati: Italia, Monreale, Napoli, Palermo, Roma