Interpellanza «Manager Usl si aumentano lo stipendio»

Interpellanza Interpellanza «Manager Usi si aumentano lo stipendio» Un impegno di spesa del 20 per cento sui risparmi di gestione è stato deliberato da alcuni direttori generali supplenti di aziende ospedaliere e sanitarie piemontesi a vantaggio proprio e dei direttori nominati in prima istanza. I provvedimenti sarebbero passati inosservati se il gruppo consiliare di Rifondazione comunista non avesse presentato una specifica interpellanza. Ora la parola passa agli organi di controllo che devono ratificare gh «impegni di spesa» o dichiarare illegittime le decisioni. Alla base di tutto c'è la nomina, contestata, dei direttori generali. Dopo i ricorsi al Tar, le loro funzioni erano state assegnate provvisoriamente al più anziano in età tra il direttore sanitario e quello amministrativo. Ma l'intervento non aveva risolto un problema delicato: la remunerazione. Di qui un contenzioso gestito in silenzio dai protagonisti. Solo nell'incontro avvenuto in Regione tra gli amministratori e l'assessore alla Sanità, Antonio D'Ambrosio, per i saluti di fine anno qualche direttóre generale supplente ha posto il problema senza mezzi termini. «Svolgiamo una mansione superiore alla nostra, con responsabilità maggiori, un carico di lavoro più elevato - hanno spiegato -. Eppure il nostro stipendio è rimasto legato alla vecchia mansione. E' giusto un simile trattamento?». L'assessore aveva preso tempo per consultare i legali. Le strade legalmente possibili sono due: l'aumento dello stipendio oppure una sorta di «premio di rendimento» (o compenso aggiuntivo). Il primo caso è stato escluso dagli esperti. «Per il secondo erano necessari criteri precisi di verifica e l'indicazione di obiettivi di gestione prefissati» dicono gh amministratori. «Tutto ciò dipendeva dalla Regione che non ha ottemperato agli obblighi». Come fare? Proprio a ridosso della decisione del Consiglio di Stato prevista per oggi alcuni direttori generali hanno preferito fare un'azione provocatoria. Non si conosce con esattezza chi ha aderito. L'interrogazione dei consiglieri Pino Chiezzi e Laura Simonetti si riferisce all'azienda ospedaliera «Maggiore della Carità» di Novara. Secondo indiscrezioni altri sette avrebbero adottato analoghe delibere. Spiega Rifondazione citando la delibera di Novara: «Chiediamo al presidente della giunta e all'assessore alla Sanità se considerino illegittimo l'aumento del compenso per il direttore generale supplente, deciso dallo stesso direttore generale per sé e per il direttore amministrativo che naturalmente ha anch'esso controfirmato la deliberazione». D'Ambrosio Adriano Provera D'Ambrosio

Persone citate: Antonio D'ambrosio, D'ambrosio, D'ambrosio Adriano Provera, Laura Simonetti, Pino Chiezzi

Luoghi citati: Novara