«Mio marito non era violento»

In assise l'omicida di Moncalieri che sparò al rivale in amore In assise l'omicida di Moncalieri che sparò al rivale in amore «Mio murilo non era violento» La vedova: mi trascurava «Mi trascurava, non aveva mai tempo per me e per il figlio. Pensava solo al lavoro». Dice così ai giudici dell'assise Giovanna Martinez. Lei era la moglie di Walter Magliacane, il gommista di Moncalieri ucciso nell'agosto '95 da Antonio Sergi, l'amante di Giovanna. E ora Giovanna parla di quel matrimonio fallito, di quell'amore nato per il collega d'ufficio al San Paolo. E parla del delitto. Lei e il marito erano tornati dalle ferie e la donna non aveva resistito alla voglia di rivedere l'amante. Ma Magliacane, notissimo a Moncalieri, una passione per i rally, aveva scoperto il tradimento. Ed era andato a casa del rivale, deciso a chiedere spiegazioni, sicuro di trovarci Giovanna. «So che mia moglie è lì con te, apri, fammi entrare» aveva urlato davanti alla porta di casa dell'imputato, al primo piano di strada Carignanp 29. E l'altro aveva aperto, ma aveva in pugno una calibro 38 special. E Sergi aveva sparato: un colpo solo, sotto l'occhio destro, mortale. Poco dopo erano arrivati i carabinieri e l'assassino, con l'arma ancora in pugno, aveva mormorato: «Vi aspettavo». Dietro di lui Giovanna Martinez. La loro relazione durava da cinque anni, da quando i due lavoravano insieme all'Istituto San Paolo di Moncalieri. Giovanna si era separata dal marito nell'83, ma un paio d'anni dopo avevano deciso di tornare a vivere insieme, soprattutto per Federico, il loro uni¬ co figlio, che oggi ha 19 anni e continua l'attività del padre. Tutto sembrava essere tornato alla normalità. Ma la vita della coppia scorreva normale solo in apparenza. «C'era incompatibilità» ha raccontato lei ieri. «Ci vedevamo poco, lui sempre dietro ai suoi rally, senza mai un gesto di affetto, una telefonata per me». «Ma non era un violento» ha precisato. Non si è mai girata verso la gabbia, dove Antonio Sergi, 50 anni, non ha perso una battuta della sua deposizione. Sergi, difeso dagli avvocati Morone e Gallo, ha sempre sostenuto: «Ho avuto paura. Urlava, mentre prendeva a calci la porta. Ho aperto e ho visto che ha messo la mano in tasca, come se stesse prendendo qualcosa. E ho sparato». L'accusa sostenuta dal pm Gabriella Viglione, parla di omicidio volontario aggravato. E di delitto volontario parlano il professor Dal Piaz e gh avvocati Maria Adelaide Zammitti e Livio Blisset, parti civili per i Federico e Maria Magliacane, figlio e madre della vittima. I difensori sono decisi a sostenere che Sergi era troppo spaventato, che credeva di trovarsi in uno stato di legittima difesa, che aveva paura. E Giovanna Martinez? Un ruolo difficile il suo: già «condannata» a Moncalieri dai tanti amici del marito, e ora, in aula, a parlare di questo delitto «causato» dal suo tradimento. E' assistita dall'avvocato Marina Notaristefano che spiega: «Non ha voluto costituirsi parte civile al processo perché ritiene che ogni risarcimento tocca al figlio». Si riprende domani. Nino Pietropinto La donna: non voglio niente, risarcimento solo a mio figlio Antonio Sergi accusato d'aver ucciso Walter Magliacane marito di Giovanna Martinez

Luoghi citati: Moncalieri, San Paolo