«Le riforme o me ne vado»
In campo Gawronski e Vertone «Le riforme o me ne vado» Si candida ancora con il Polo delle Libertà, l'ex ministro Giuliano Urbani? La risposta l'ha data lui stesso, ieri all'Unione Industriale, durante un dibattito su «Gli interessi organizzati nel processo politico: l'azione delle raprresentanze imprenditoriali e sindacali». Affermando: «Ho scritto una lettera a Berlusconi e Fini per spiegar loro che o le riforme avviate in questa legislatura ripartiranno dal punto nel quale le abbiamo lasciate, oppure scenderò dalla macchina e scapperò a gambe levate». Un modo come un altro per chiarire che, se il centro-destra fosse dell'opinione di azzerare tutto in caso di vittoria, il professore della Bocconi di Milano non scenderebbe in pista. Per Urbani, il mancato accordo sulle riforme è stata «una grande occasione persa», con la quale l'Italia avrebbe potuto completare l'iter del rinnovo istituzionale e pagare per metà «la bolletta d'ingresso in Europa».
Persone citate: Berlusconi, Giuliano Urbani, Urbani
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