«I soldi sporchi ripuliti cambiandoli nei negozi»

Denuncia durante il convegno sull'usura Denuncia durante il convegno sull'usura «I soldi sporchi ripuliti cambiandoli nei negozi» Proposta del ccd: un osservatorio regionale per battere gli strozzini Avvicinano commercianti del centro per riciclare denaro sporco. Il fatto, recentissimo, è emerso ieri in un convegno sull'usura in Piemonte, organizzato dal gruppo regionale del ccd. L'allarme è stato lanciato dal presidente dell'Ascom, Giuseppe De Maria: «Abbiamo saputo che nei negozi girano persone che offrono del denaro sporco in cambio di denaro pulito. Chi sta al gioco, magari perché con l'acqua alla gola, acquista a metà prezzo soldi da riciclare. Stiamo raccogliendo i dati su questi episodi per portarli nei prossimi giorni in questura». I promotori di questa «proposta» si dimostrebbero anche interessati a rilevare attività. Nel mirino degli affaristi vi sarebbero esercizi di via Po e piazza Vittorio Veneto. E veniamo all'usura. «Torino è una delle città più colpite - dice il capogruppo del ccd Sergio Deorsola -, chiederemo alla Regione di istituire un osservatorio, di fare una legge regionale per sostenere le fondazione antiusurai e di studiare convenzioni di prestito agevolato per le famiglie disagiate». La senatrice Maria Grazia Sili- mimi ha lanciato mi appello perché si proceda ad oltranza nell'iter di approvazione della legge contro l'usura: «Ma sulla base di quanto elaborato dalla commissione del Senato, perché con quel testo si riuscirà a definire il reato di usura in base ai tassi di interesse. E' necessario identificare una soglia, rapportata al tasso medio effettivo, in modo da perseguire chi applica tassi superiori. Alla Camera le nostre indicazioni sono state osteggiate e stravolte». Secondo il parroco napoletano Massimo Rastelh, responsabile della fondazione antiusura, «bisogna anche sensibilizzare le banche perché concedano prestiti di soccorso, cioè da erogare immediatamente a persone senza grosse disponibilità ma in grado di provare la loro onestà e magari una piccola entrata come la pensione sociale». Una richiesta alle banche è stata lanciata anche da don Sergio Baravalle, della fondazione San Matteo di Torino. Don Baravalle ha detto che fino ad oggi sono stati presi in esame 160 casi, deliberati interventi per 60 e avviate pratiche per 25.

Persone citate: Giuseppe De Maria, Maria Grazia Sili, Sergio Baravalle, Sergio Deorsola

Luoghi citati: Piemonte, Torino