Ucciso nel sonno dalla fuga di gas

Tragedia a Moncalieri: l'uomo è riuscito a chiudere l'impianto, poi è crollato Tragedia a Moncalieri: l'uomo è riuscito a chiudere l'impianto, poi è crollato Ucciso nel sonno dalla fuga di gas Uno spiffero della porta salva l'anziana madre Un uomo di 49 anni è morto e la madre di 75 è in fin di vita alle Molinette per una fuga di gas nella loro casa di via Sestriere 16, a Moncalieri. Salvatore Cambareri, operaio Fiat, è stato trovato ieri mattina dal cugino Vincenzo, steso davanti alla porta d'ingresso a due passi dal rubinetto che chiude l'impianto centralizzato del gas metano. La madre Gerolama Squillace era nella stanza accanto, in cucina, riversa fra un mobiletto e un'altra porta di ingresso. Secondo il medico legale sarebbero rimasti asfissiati domenica all'alba: «L'uomo, robusto, non è sopravvissuto; la madre, esile, ha miracolosamente resistito consumando meno ossigeno, probabilmente grazie anche al fatto che è caduta col viso accanto a uno spiffero della porta d'ingresso che dà sul ballatoio».. Per i carabinieri di Moncalieri e i vigili del fuoco l'origine dell'incidente non è chiara. In casa non ci sono boiler alimentati da fiammelle, né stufette del genere che in passato hanno già mietuto vittime. Ci sono soltanto una cucina col forno e una caldaietta alimentate dal metano che rifornisce l'intero edificio a cinque piani. L'Italgas ha compiuto un sopralluogo senza per ora rilevare difetti all'impianto, poi l'alloggio è stato sequestrato: «Chi è intervenuto per primo - si stupiscono anche i carabinieri - ha trovato i rubinetti del gas chiusi, ma un odore irrespirabile». «Forse sabato notte Salvatore si è svegliato accorgendosi che la casa era satura di gas, è riuscito a trascinarsi fino al rubinetto del metano per interrompere l'erogazione, ma non ce l'ha fatta a spalancare anche la porta d'ingresso per riossigenare l'ambiente». L'allarme è scattato verso le 10,30 di ieri, quando il cugino della vittima - che abita al piano sopra della stessa palazzina - ha bussato a casa dei parenti: «Non li sentivo da sabato» ha riferito poi ai militari. Nessuno ha risposto, quindi l'uomo si è insospettito e ha chiesto aiuto ai vigni del fuoco per entrare. Scena terribile: la dorma ansimante, il figlio immobile. Colpa di un guasto all'impianto? Di un tubo consumato che ha disperso metano nell'aria? O qualcuno sabato ha dimenticato un fornello acceso senza fiamma? «Stanotte alle 4 - ricorda Laura Soncin, vicina di casa Cambareri ho notato le luci della cucina e del bagno accese. Ma ho pensato fossero rientrati tardi e non mi sono preoccupata». Madre e figlio vivevano in quella casa da parecchi anni. Lui celibe, lei vedova: «Il marito Carmelo è morto quattro anni fa per un brutto male» dice Luigi Inquanta, altro vicino di casa dei Cambareri. «Poveracci - si commuove - erano così gentili. Salvatore era un gran lavoratore. Lei una donna semplice e disponibile. Speriamo si salvi». Ieri in via Sestriere 16, davanti al portone di casa Cambareri, una marea di curiosi ha assediato l'ingresso per osservare i soccorsi, costringendo i pompieri a transennare la zona. Spinte e supposizioni. «Lui è vivo, lei è morta». «No, il contrario». «Macché: sono morti tutti e due». «Si sono uccisi». Marco Accostato Salvatore Cambareri 49 anni ucciso dalle esalazioni di gas metano Accanto la madre Gerolama Squillace 75 anni

Persone citate: Cambareri, Laura Soncin, Luigi Inquanta, Salvatore Cambareri

Luoghi citati: Moncalieri